Metalmeccanici in ferie: chiusure più estese per il calo degli ordini

Come ogni anno agosto è il mese in cui la metalmeccanica bresciana chiude per ferie. Lo stop coinvolge buona parte delle aziende. Per qualcuno è iniziato oggi, per altri è già in corso dal 27 o 28 luglio. Ferma o in qualche caso rallenta il passo di 103 tra le imprese più rilevanti del «made in Brescia» meccanico e metallurgico.
Periodi di fermo più estesi
Anche quest'anno, dopo che già la stessa cosa era successa 12 mesi fa e nel 2023, il periodo che dovrebbe essere della spensieratezza si caratterizza invece per una tendenza non rasserenante: l'allungamento generalizzato dei periodi di fermo per il calo degli ordinativi, per qualche azienda spinto fino all'intero mese. «Niente di drammatico – come spiega dalla segreteria di Fim Cisl Catia Cuzuma –, ma comunque il segnale che i venti di crisi sono ancora presenti e l’impasse non è stata superata. Le scelte infatti in alcuni casi sono la diretta conseguenza di un primo semestre segnato da un ribasso dei volumi lavorati e dei carichi di lavoro, che sta innescando provvedimenti comunque temporanei e tutto sommato ben gestiti.
A testimoniare la condizione è anche il numero di ore richieste per la cassa integrazione ordinaria dal gennaio al giugno scorsi, in aumento rispetto al primo semestre 2024, utilizzate però con grande attenzione per anticipare la pausa o posticiparla.
«Rispetto agli altri anni – precisa Cuzuma – quasi nessuna impresa ha chiesto le canoniche 13 settimane di cigo, ma tutte l'hanno usata con parsimonia, calibrandone meglio l'utilizzo per efficientare al meglio il lavoro». Scorrendo l'elenco delle chiusure si scopre che aziende abituate a non chiudere mai abbassano la saracinesca almeno per una settimana, e chi lo faceva solo nella settimana centrale del mese adesso ha allungato a una decina di giorni, approfittando anche per fare quei lavori di manutenzione per cui durante l'anno faticano a trovare il tempo.
Prospettive
A preoccupare a questo punto sono le prospettive per settembre e l'autunno, visto che le penalizzazioni innescate dalle grosse difficoltà dei mercati coinvolti nelle guerre, come quelli russo-ucraino o mediorientale, o nella questione dei dazi imposti all'Europa dagli Stati Uniti, non sono certo in procinto di risolversi.
Emblematico è anche il fatto che oggi avere prospettive di ordini a lungo termine è diventato una sorta di lusso, e che se fino a prima del Covid una visibilità degli ordini di due anni (per qualcuno) o almeno di un anno era normale, adesso è considerata un evento straordinariamente positivo.
Le eccezioni
Nel lungo elenco degli stop agostani ci sono comunque anche alcune eccezioni, visto per esempio che Benoni, Alto, Almici e Compes non chiudono nemmeno un giorno, e che Ori Martin, Metalcam, Fonderia di Torbole e Acciaierie Venete non chiudono mai completamente.
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