Economia

Metalmeccanici, firmato il contratto: aumenti da 205 euro nel quadriennio

L’accordo, firmato nella sede di Confindustria a Roma, interessa oltre 1,5 milioni di persone. I sindacati: «Abbiamo salvaguardato il potere d’acquisto dei lavoratori»
Un operaio
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Dopo quattro giorni di trattativa a oltranza, Fim, Fiom e Uilm hanno raggiunto oggi a Roma l’intesa con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici. L’accordo, firmato nella sede di Confindustria, interessa oltre 1,5 milioni di lavoratori e prevede un aumento salariale di 205 euro sui minimi contrattuali al livello medio (C3) nell’arco di quattro anni.

Il risultato principale, sottolineano i sindacati, è la conferma della struttura economica del contratto: garantito l’adeguamento all’Ipca-nei, una quota aggiuntiva di salario e una clausola di salvaguardia nel caso in cui l’inflazione registri nuovi picchi nel periodo di vigenza del Ccnl. Un sistema studiato per difendere il potere d’acquisto messo sotto pressione dall’aumento dei prezzi.

Precarietà

Tra i punti più innovativi del nuovo contratto c’è il capitolo dedicato al contrasto alla precarietà, con misure definite dai sindacati «in controtendenza» rispetto alle politiche degli ultimi decenni. Viene introdotta una percentuale minima di stabilizzazione del 20% per i lavoratori a termine nei casi in cui le aziende intendano utilizzare le stesse causali oltre il dodicesimo mese di contratto. Importante anche la novità per i lavoratori in staff leasing: dopo 48 mesi di missione presso la stessa azienda, avranno diritto alla stabilizzazione a tempo indeterminato.

Orario di lavoro, sicurezza e diritti

L’accordo introduce inoltre una sperimentazione sulla riduzione dell’orario di lavoro, affidata a una commissione dedicata che dovrà definirne modalità e tempi. Rafforzata tutta la parte normativa del contratto: relazioni sindacali, diritto all’informazione, partecipazione e formazione, salute e sicurezza, norme contro la violenza sulle donne e regole sui cambi d’appalto privati.

Novità anche sulla gestione dei Par (permessi annui retribuiti), con la possibilità di utilizzarne fino a tre senza preavviso in caso di imprevisti. Previsti miglioramenti nelle tutele per i lavoratori affetti da gravi patologie e per i dipendenti con disabilità. Per chi svolge i turni più gravosi è prevista anche una riduzione oraria.

«Un buon contratto»

Soddisfazione da parte dei segretari generali Ferdinando Uliano (Fim), Michele De Palma (Fiom) e Rocco Palombella (Uilm): «È stata una trattativa molto sofferta, ma siamo riusciti a superare le distanze e a firmare un buon contratto. Abbiamo salvaguardato il potere d’acquisto dei lavoratori, rafforzato diritti e tutele e avviato la riduzione dell’orario di lavoro. Oggi possiamo dire di aver salvato il CCNL, che resta il primo strumento di protezione dei metalmeccanici e una garanzia anche per le aziende», dichiarano i tre leader sindacali.

Secondo Fim, Fiom e Uilm, il rinnovo arriva in un momento delicato per il settore, attraversato da crisi industriali che richiedono soluzioni immediate e stabili. «I metalmeccanici italiani continuano a scrivere la storia del Paese», concludono i sindacati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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