Mercato della casa, lievitano i prezzi sul lago di Garda

Chi si aspettava un mercato della casa post-Covid in crisi non ha fatto i conti né con la propensione bresciana a investire nel mattone, né con la voglia di rinnovamento alimentata dal superbonus 110%.

Rispetto all'anno scorso infatti le compravendite sono più vivaci e il valore del metro quadro residenziale è cresciuto in molti Comuni della provincia e in quasi tutti i quartieri cittadini, con una media stimabile in 100 euro. A confermare le sensazioni degli operatori sono i numeri del nuovo Listino dei valori degli immobili di Brescia e provincia 2021, realizzato dalla Borsa immobiliare di Brescia e editato da Pro Brixia, l'azienda speciale della Camera di commercio.

A guidare l’apprezzamento generalizzato della casa bresciana, ufficializzato dalla Borsa per la ventiseiesima volta dal 1995 a oggi, è il lago di Garda, dove spicca il + 500 euro di Salò (zona lungolago). Lì, solo l’anno scorso, una casa costava in media 4.400 euro al metro e oggi arriva a 4.900. A trascinare il mercato del più grande lago italiano è stato il ritorno dei tedeschi, che - come ricordato dal presidente del Comitato di borsa, Gianbattista Quecchia, - «da qualche mese arrivano e comprano», ma anche la rinnovata fiducia dei bresciani, «protagonisti comunque dell’80% del mercato gardesano, in cui sono tornati a investire anche gli imprenditori valsabbini».

Gli altri miglioramenti di valore riguardano i lungolago di Gardone Riviera e Gargnano (+250 euro), ma anche Breno, Ponte di Legno, Edolo e Temù in Valcamonica (+300 la prima e +200 le altre); Iseo e Montisola sul Sebino (+200); Alfianello, Azzano Mella, Capriano del colle, Castelmella, Roncadelle e San Zeno Naviglio tra l’hinterland e la pianura (+200); e i quartieri Chiesanuova, Noce e Verziano a Brescia (+150).

A garantire continuità alla crescita dei valori dovrebbe toccare al superbonus 110%, «capace – secondo il presidente di Pro Brixia, Roberto Saccone - di dare un impulso determinante al risveglio dell’edilizia e agli investimenti nel mattone». Una casa riqualificata infatti non garantisce solo maggior comfort a chi la abita, ma accresce il suo prezzo. «Agendo sull’obsolescenza funzionale i lavori recuperano dotazioni e punti di forza, sia del patrimonio che economici – ha raccontato l’ingegner Ippolita Chiarolini, coordinatrice del gruppo di lavoro riqualificazioni immobiliari -. Significa che un investimento per rinnovamento energetico, ben progettato e ben eseguito, può ridurre la perdita di valore dell’immobile fino al 50%, quello per l’adeguamento antisismico fino al 35%, e altri interventi (facciata, serramenti interni, mitigazioni acustiche) fino al 15%. Va da sé che con il rinnovamento completo la casa torna praticamente nuova e il valore viene recuperato al 100%».

A guidare la graduatoria del mattone più costoso - composta dal coordinatore del Comitato di listino Demetrio Rossi - è la perla gardesana Sirmione, che in zona «castello fronte lago» offre abitazioni a 8.000 euro al metro di media.

La «tana» di Catullo è seguita da altre tre cittadine lacustri, Desenzano, Salò e Gardone Riviera, che nelle loro aree vicine al lago hanno prezzi media compresi tra 6.900 e 5.850 euro al metro. L’unica extra Benaco delle prime dieci è Ponte di legno, le reginetta dello sci camuno, dove per acquistare vanno messi in preventivo (in media) 5.200 euro al metro. Le altre, sempre in zona lago, sono Gargnano (4.950), Toscolano (4.900), San Felice (4.600), Limone (4.500) e Manerba (4.300). L’epidemia ha avuto il potere di modificare i gusti dei bresciani e le caratteristiche richieste a una casa. Oggi chi investe per avere una proprietà si orienta più spesso su metrature medio-grandi, tanto che «alcune agenzie nel 2021 hanno venduto l’80% di quadrilocali».