Economia

Maxi perdita di 99 milioni di euro per Antares Vision, Mazzantini: «Nuovo piano a giugno»

A pesare «il buco» della controllata Usa, Rfxcell. Il 2023 si chiude con ricavi in crescita a 214 milioni
Macchinari di Antares Vision - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
Macchinari di Antares Vision - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
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La perdita nel bilancio 2023 di Antares Vision era per certi versi messa in conto. Ma nessuno immaginava sarebbe stata così corposa: 99,6 milioni di euro. Un risultato negativo frutto di poste straordinarie per 17,1 milioni di euro; dell’effetto della Ppa per 8,2 milioni e della svalutazione patrimoniale (in gergo impairment test del Goodwill) di 67 milioni di euro.

Al netto delle svalutazioni il risultato netto normalizzato sarebbe stato negativo per 8,1 milioni, contro un valore positivo di 1,2 milioni del 2022.

In apertura di Piazza Affari il titolo ha dapprima subito una scossa, accusando un calo vicino al 5%, per poi riguadagnare terreno nel pomeriggio e chiudendo la giornata di contrattazione in crescita dell’1,2% a 3,29 euro.

Il buco dagli Usa

Il bilancio riflette i risultati delle verifiche contabili e legati effettuate nel corso della seconda metà del 2023 e nei primi mesi del 2024 in relazione al business degli Hub Software Governativi, i cosiddetti «business L5» della filiale statunitense Rfxcel Corp, società acquisita nel 2021.

Le verifiche, avviate in maniera autonoma dalla capogruppo, hanno fatto emergere irregolarità nella contabilizzazione dei ricavi di Rfxcel negli esercizi 2021, 2022 e 2023 che hanno costretto l’azienda a rivedere i bilanci consolidati (l’operazione di «restatement» annunciata il mese scorso). In poche parole il management americano di Rfxcel aveva emesso fatture per prestazioni non effettivamente realizzate per circa 50 milioni circa (nel periodo 2021-2023).

I numeri del 2023

I segnali positivi nel bilancio di Antares Vision non mancano: il gruppo ha riportato nel 2023 ricavi per 214 milioni, in crescita del 7% rispetto al 2022. In termini di ricavi il contributo maggiore arriva dall’Europa (68,8 milioni), bene l’Italia con 37,8 milioni; al netto della vicenda Rfxcel, le Americhe sono la seconda area d’importanza per fatturato con il Nord Amerca che cresce del 14%. Anche Africa e Medio Oriente segnalano buoni segnali di crescita.

L’Ebitda «adjusted» nel 2023 è pari a 13 milioni e marginalità al 6,2%. Sul risultato, specifica la società, incide l’incremento del costo del lavoro del 13,6%, pesando per 104,9 milioni nel 2023 contro 92,3 milioni nel 2022. L’Ebit «adjusted» è negativo per 2,8 milioni rispetto al valore positivo di 5,5 milioni dell’esercizio precedente.

La posizione finanziaria netta risulta negativa per 108 milioni rispetto al valore negativo di 74,2 milioni del 31 dicembre 2022. La posizione finanziaria netta «adjusted», ossia comprensiva degli strumenti finanziari attivi, ma al netto dell'effetto derivante dalla valorizzazione a valore di mercato dei warrant (a cui non corrisponderà mai un'effettiva uscita di cassa) è negativa per 104 milioni di euro (era negativa per 65,4 milioni al 31 dicembre 2022).

La strategia

Il nuovo Ceo, Gianluca Mazzantini, è ottimista: «Il 2023 è stato un anno di cambiamento, la società ha rinforzato la struttura organizzativa. Gli effetti saranno visibili dal 2024 in poi e avranno per obiettivo il rafforzamento delle sinergie nel gruppo. Il prossimo 18 giugno presenteremo un nuovo piano strategico 2024-2026».

Il manager ha attuato un processo di consolidamento del gruppo e identificato quattro unità separate generatrici di flussi finanziari: Life Science & Cosmetics settore di riferimento più rilevante (vale il 46% del fatturato e cresce del 7%), che fa riferimento ai sistemi di ispezione ed alla tracciabilità dei farmaci; Fast Moving Consumer Goods che ha registrato una crescita del 2,8%; Supply Chain Transparency che fa riferimento alle soluzioni software; infine le Altre Attività, i componenti elettronici trainati dalla controllata Imago Technologies.

Infine per quanto riguarda il processo di ridefinizione degli accordi di finanziamento a medio-lungo termine con le banche (facendo seguito a quanto già comunicato dalla quotata il 14 maggio), Antares Vision segnala che è stata completata la formalizzazione degli accordi definitivi con tutti gli istituti finanziatori.

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