Economia

Mara conquista la Germania con un tavolo regolabile

L’azienda ha brevettato un sistema meccanico per regolare l’altezza del banco senza elettricità
Il Follow di Mara esposto in fiera © www.giornaledibrescia.it
Il Follow di Mara esposto in fiera © www.giornaledibrescia.it
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Follow, la collezione di tavoli regolabili firmata dall’azienda bresciana Mara, conquista Orgatec, il salone internazionale per l’ufficio in scena un paio di settimane fa a Colonia. A fare la differenza, tra i molti modelli presenti alla kermesse tedesca, il sistema meccanico integrato brevettato dalla società di Passirano che, oltre ad essere l’unico ad oggi perfettamente in linea con la normativa europea EN 527-1:2011, consente di regolare l’altezza del tavolo (da 680 a 1.180 mm) senza collegarsi ad alcuna presa elettrica nè usare alcuna molla a gas.

Grazie alla tecnologia integrata, infatti, la regolazione è azionabile con una semplice maniglia posta sotto al piano, mentre la sicurezza è garantita da un sistema antishock che lo blocca automaticamente se sovraccaricato. Del resto, l’azienda bresciana è nota nello scenario internazionale (oltre il 70% dei suo business è realizzato oltre confine) proprio per le meccaniche brevettate che monta sui tavoli, e in questo caso «il mercato ha saputo particolarmente apprezzare un prodotto assolutamente unico in quanto al 100% ecologico, Made in Italy, e capace di incentivare in modo concreto l’utilizzo di una postazione sit-stand», spiega l’a.d. di Mara, Laura Marchina.

Importante anche la versatilità: la collezione di tavoli Follow è composta infatti da quattro versioni, tra cui una con ruote e piano ribaltabile, che rispondono alle molteplici necessità dell’ambiente ufficio e sono ideali per essere collocate in sale meeting, biblioteche, open space e ambienti di lavoro in cui sono richiesti frequenti cambiamenti nell’organizzazione dello spazio.

La storia. Tipica pmi a conduzione familiare, Mara (il cui nome è acronimo, nella forma MAR.A., di Marchina Arredamenti) nasce nel 1960 dalla volontà di Camillo Marchina, che intuisce le potenzialità di un contesto che molto presto diventerà un vero e proprio «distretto della sedia». Alla fine degli anni Settanta Luciano Marchina, primogenito di Camillo, prende in mano la produzione dei telai di sedie e tavoli in metallo insieme ai fratelli e punta su un’impostazione sempre più industriale e di qualità. Caratteristica peculiare: un concept in cui tecnologia ed innovazione si fondono alla capacità realizzativa e al genio creativo tipici del «Made in Italy», prestando grande attenzione ai requisiti di sicurezza, resistenza e reazione al fuoco ed al conseguimento di certificazioni che permettono di proporre i prodotti anche in bandi destinati a spazi pubblici.

Ambiente e qualità. Fedele alla sua missione, Mara realizza tutta la produzione (dal taglio laser alla saldatura sino alla piegatura e alla verniciatura) all’interno dei propri stabilimenti, strizzando l’occhio anche all’ambiente: basti pensare che, grazie all’investimento sostenuto nelle energie rinnovabili, oggi produce autonomamente il 70% del fabbisogno energetico impiegato nella produzione. Attualmente alla guida di Mara c’è la terza generazione familiare, che con il medesimo entusiasmo della prima produce sedie e tavoli originali e tutelati da brevetti riconosciuti in tutto il mondo, con buone soddisfazioni anche sotto il profilo dei volumi: nei primi nove mesi del 2018 l’azienda - che conta una trentina di dipendenti - ha fatturato circa il 40% in più rispetto all’esercizio precedente, quando aveva sfiorato i 3,5 milioni di euro. Un ultima curiosità: le sedie «Mia» della Mara sono state scelte recentemente per arredare il Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia.

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