L’Ordine degli Ingegneri cerca casa: «Si accettano proposte entro settembre»

L’Ordine degli ingegneri di Brescia cerca casa, o meglio, una casa di proprietà, visto che una sede efficiente e spaziosa i 4.500 ingegneri che vi fanno riferimento ce l’hanno già, in via Cefalonia 70 a Brescia Due. Succede però che la proprietà ha deciso di vendere e l’Ordine presieduto dal luglio dello scorso anno da Laura Boldi - iseana, succeduta al presidente iseano Carlo Fusari, laureata in Ingegneria civile dal 1999 e fino a qualche anno fa sindaco di Monticelli Brusati - ha reso noto che intende «avviare un’indagine esplorativa di mercato finalizzata alla ricerca di un immobile», sempre a Brescia, da acquistare e adibire a sede finalmente stabile.
Il contratto d’affitto scade il 31 dicembre del 2025 e fino ad allora gli ingegneri bresciani non avranno problemi di sorta. Il poi però rischia di essere un’incognita, anche perché la sede attuale è di ben 600 metri quadri, garantisce sette posti auto, è facilmente raggiungibile da tangenziale e autostrada, si trova a poche centinaia di metri dalla stazione dei treni, e offre la possibilità di arrivare in centro, anche a piedi, in pochi minuti, vista la vicina presenza della fermata della metropolitana.
In più - come sottolineato dalla presidente Boldi - «la sede di via Cefalonia per gli ingegneri bresciani è ormai un simbolo, consolidato da una presenza che ha raggiunto la quindicina d'anni (in precedenza era in via Marsala), dove lavorano stabilmente quattro dipendenti e dove transitano ogni settimana centinaia di persone considerato che vi si riuniscono mensilmente 22 commissioni, si organizzano corsi, si offrono servizi e da qualche tempo c'è anche la possibilità di “smart office”, cioè di affittare a ore un ufficio dove incontrare clienti o svolgere lavori che necessitano di una sede fissa».
Le richieste
Proprio per questo motivo la manifestazione d’interesse, necessaria perché l’Ordine è un ente pubblico semplificato e deve adottare misure trasparenti, riporta una serie di necessità non facili da soddisfare.
Tra queste si richiede che «l’immobile proposto sia localizzato nel Comune di Brescia in zona prossima al centro, sia servito da mezzi pubblici di trasporto, collegato con le principali vie di comunicazione, e sito nelle vicinanze di una stazione metropolitana». In più la superficie complessiva dell’ambiente deve essere di almeno 450 metri quadri tutti su un unico piano, e consentire l’allestimento di una sala del Consiglio con capienza minima di 15 posti, una sala conferenze con capienza minima di 70 posti, due sale per seminari con capienza tra 15 e 30 posti, un ufficio di presidenza, cinque uffici amministrativi, una sala per smart office con capienza minima di 6 posti, almeno tre servizi igienici e locali tecnici, quindi archivio, magazzino, locale server e impianti. Lo stabile deve anche essere dotato di ascensore (se l'ufficio non è al piano terra) e di un portinaio.
La manifestazione d’interesse deve essere inviata all’indirizzo segreteria@bs.ingegneri.legalmail.it entro le ore 24 del 30 settembre.
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