Lombarda Marmi regala un maxi-murales ai botticinesi

È un anniversario importante quello che si appresta a festeggiare Lombarda Marmi, società con uffici a Rezzato in via Papa Giovanni XXIII e cave a Botticino, Nuvolera e Nuvolento, che compie 25 anni, regalandosi un suggestivo murales realizzato sulle enormi lastre di marmo Botticino Classico, poste nel piazzale della storica cava Menga Bassa dell’azienda.
Le iniziative. Il 5 luglio sarà inaugurato con una tavola rotonda patrocinata dal comune e dal Consorzio produttori marmo di Botticino, ed il 24 con un concerto pianistico aperto alla cittadinanza di Botticino. «Il murales opera della street artist bresciana Vera Bugatti, raffigura il Mahatma Gandhi, lo abbiamo scelto perché simbolo di pace, ma anche di rinascita e speranza, come il messaggio che vogliamo lanciare», spiega Giovanni Merendino ad dell’azienda sin dal lontano 1996, che oggi conta su 18 addetti e un fatturato nel 2020 di 4 milioni di euro.
«In questi anni la Lombarda Marmi che fa parte del gruppo MGI di Massa Carrara, si è posta come azienda di riferimento nel settore dell’escavazione e commercializzazione del marmo Botticino Classico.
Il mercato resta difficile. Oggi siamo attivi su scala mondiale con solide radici nel mercato indiano e interazioni nel mondo dell’interior design e dell’arte. Un connubio che ci ha permesso di essere una delle maggiori realtà nel settore, ma anche di diventare la prima azienda del comparto lapideo ad avere certificazioni negli ambiti della qualità, sicurezza e tutela ambientale». Tutto questo malgrado la profonda crisi di mercato che da anni attraversa il comprensorio marmifero.
Lo dicono i dati che vedono il totale delle tonnellate estratte passare dalle 286.093 (119,440 Botticino) del 2018, alle 117,970(50.502 Botticino) del 2020. Così anche per il fatturato che coinvolge cave e marmisti. Qui i dati partono dal 2017 con 174 milioni, per arrivare ai 78 milioni del 2020 di cui circa 40 su Botticino. Gli addetti fra cave e indotto sono passati dai 650 del 2018 agli attuali 476 (100 a Botticino).
Ha pesato non poco, l’annosa vicenda legata al bando di gara per l’assegnazione delle concessioni comunali all’escavazione, che ha visto aziende contrapporsi, a seguito delle condizioni imposte nel disciplinare di gara con gravi danni economici. Finalmente da febbraio la sentenza del Consiglio di Stato, vi ha posto fine ed ora l’amministrazione - potrà stabilizzare una situazione in stallo dal 2014, dando certezza di concessione agli imprenditori.
«Il messaggio che vogliamo lanciare a tutto il bacino -chiosa Merendino - è di riappacificazione, di guardare avanti per affrontare nuovamente uniti il mercato. Sono molte le sfide che attendono gli imprenditori anche nell’ottica di nuovi bandi che si dovranno mettere in campo. Da soli - conclude -non si va da nessuna parte, i nostri competitor turchi sono agguerritissimi, ma la qualità del nostro Botticino classico è la migliore e noi soprattutto abbiamo il nostro Made in Italy, una garanzia fortissima all’estero».
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