Life In, le amazzoni dell'agenzia lavoro

Quote rosa? In via Creta a Brescia, nel quartier generale di Life In, l'argomento suscita sorrisi quasi disarmanti: qui si dovrebbe piuttosto parlare di «quote azzurre». La società specializzata in somministrazione del lavoro ha 33 dipendenti. Trenta sono donne, mentre i «maschietti» (così li chiama il presidente Patrizia Fulgoni in tono amichevole) sono solo tre: un vero record. Anche perché non stiamo parlando di una società manifatturiera del tessile e abbigliamento, che per tradizione occupa forza femminile. Life In è un'agenzia di lavoro interinale, svolge attività di ricerca e selezione delle risorse umane, a volte si sostituisce alle aziende nei compiti di «ufficio personale», ma soprattutto è in grado di fornire consulenza alle imprese che operano in settori completamente diversi tra loro, dall'agroindustria al metalmeccanico.
Siamo parlando di una società giovane (è nata nell'ottobre 2008) e singolare nella compagine societaria: a fondarla sono state infatti cinque donne manager, guidate dalla presidente Patrizia Fulgoni (accanto a lei Elena Bozzarelli, Roberta Raffaglio, Silvia Grossetti e Serena Ricci) e tutte con precedenti esperienze lavorative nel settore. Life In è riuscita a bruciare le tappe diventando punto di riferimento in questo settore con 12 agenzie sparse in Italia (accanto a Brescia c'è Bergamo, Piacenza, Bologna, Cesena, Novi Ligure, Tolentino, Pescara, Catania, Figline Valdarno e Firenze e nel 2013 sono previste due nuove aperture), ma soprattutto con un trend di crescita economica da fare invidia a chiunque: nel 2009 il primo esercizio si è chiuso con un fatturato di 5 milioni di euro; nel 2010 i ricavi sono stati triplicati, 15 milioni; l'anno successivo Life In ha toccato quota 20,5 milioni, +29%. Mentre le previsioni di budget per il 2012 sono di chiudere al 31 dicembre a 23,5 milioni in crescita di circa il 19%.
«Siamo state tenaci, in un momento di crisi economica abbiamo sfoderato tutto il nostro carattere volitivo - spiega la presidente Fulgoni -. Non abbiamo rinunciato alla qualità dei servizi offerti sia ai lavoratori sia alle imprese ed i risultati ci hanno premiato: oggi abbiamo oltre 300 aziende/clienti, somministriamo più di 1.200 stipendi. La nostra strategia ci ha permesso di fidelizzare i clienti e crescere con loro».
Ma i successi di Life In non si misurano solo in performance economiche. La presidente Fulgoni è stata nominata nelle scorse settimane, a Timisoara, vicepresidente di Confindustria Romania. Nomina seguita a pochi giorni di distanza da un altro prestigioso riconoscimento: l'insediamento della stessa Fulgoni nel consiglio direttivo di Assolavoro, l'associazione nazionale di categoria che riunisce le principali agenzie per il lavoro italiane e rappresenta il 95% del fatturato legato alla somministrazione del lavoro. «Le imprese come le nostre sono quelle che sentono prima la crisi, perché le aziende alle prime difficoltà non rinnovano i contratti a tempo determinato - spiega la presidente -, ma sono anche le prime spie di ripresa, visto che non appena la situazione migliora per prudenza ci si affida agli interinali. Il mercato è ancora fermo, ma si intravvedono luci di speranza all'orizzonte». Speriamo queste luci si consolidino nel 2013.
Roberto Ragazzi
r.ragazzi@giornaledibrescia.it
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