Economia

L'export dei distretti bresciani ha il fiato corto

Nel secondo trimestre bene abbigliamento e gomma, ma vino Franciacort, rubinetterie e valvolame vanno male
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Sono numerosi i distretti bresciani sui venti presenti nel monitor del secondo trimestre 2016 di Intesa San Paolo sull’andamento dell’export lombardo (abbigliamento e calzature della Bassa Bresciana; metalli; rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane; vini di Franciacorta; meccanica strumentale del bresciano, quello della gomma-plastica «borderline» con la Bergamasca e - aggiungiamo noi - pur senza una precisa indicazione geografica, ma per i suoi undici milioni di quintali di latte prodotti su oltre quaranta della Lombardia, anche il lattiero caseario).

Le esportazioni non vanno bene come si vorrebbe e non è un bel segnale considerate anche le difficoltà che il mercato interno sta affrontando: le variazioni tendenziali tra il primo ed il secondo trimestre di quest’anno sono state positive infatti solo per abbigliamento e calzature della Bassa Bresciana (+8,2%) e per l’attivissimo polo della gomma e delle guarnizioni (+4,2%) bresciano-bergamasco, una specie di rubber valley che non perde colpi, tanto quanto non «perdono» le guarnizioni che la stessa produce; il resto dei distretti a fine giugno ha ceduto posizioni sui mercati stranieri.

Su scala regionale il sistema registra al giro di boa della prima metà dell’anno una crescita nulla (-0,3% a valori correnti) che, sommata alla frenata del trimestre chiuso a marzo, porta il calo dell’export nei primi sei mesi in territorio negativo dell’uno per cento.

Alcuni dati sono preoccupanti: la meccanica strumentale del bresciano - settore che è sempre stata una specie di inarrestabile forza da sbarco sui mercati stranieri - nel trimestre aprile-giugno ha ceduto il 7,2% ed il 7,4% nei primi sei mesi in cui la Turchia ha compensato il calo - rileva in centro studi di Intesa - dell’export in paesi come Usa, Cina, Germania e Francia.

E con quelle della meccanica hanno ceduto posizioni, sempre secondo la banca milanese, anche i vini della Franciacorta con calo delle vendite in Belgio, Paesi Bassi e Usa: meno 2,8% l’export del secondo trimestre e, alla conclusione del primo semestre, meno 6,2%.

In calo ancora le esportazioni di rubinetteria, valvolame e pentolame del distretto di Lumezzane (meno 2,7% nel trimestre aprile/giugno e meno 2,2% nel semestre) con un risultato generato dal calo dei mercati di Francia Usa e Gran Bretagna. Il lattiero caseario lombardo registra meno 11,2% a giugno su marzo, ma i dati nazionali registrano un segno più.

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