Le sette Bcc bresciane risorsa per il territorio: 7 miliardi di prestiti a famiglie e imprese

Ci sono tre «regole auree», che forse non tutti conoscono e che esprimono la forza del credito cooperativo per un territorio. Si tratta dell’obbligo di prestare denaro per almeno il 50,1% ai soci; di erogare credito per oltre il 95% a chi vive e lavora nel territorio dove viene raccolto il risparmio; di destinare almeno il 70% degli utili a riserva individuale.

Ebbene, questa capacita di sostenere il territorio è racchiusa in un numero: i sette miliardi di prestiti (il termine tecnico è «impieghi alla clientela») che nel 2023 le sette banche di credito cooperativo bresciano hanno erogato a famiglie ed imprese.

«È un mondo che pur dovendosi confrontare con uno scenario sociale e politico complesso e mutevole - spiega Alessandro Azzi, presidentedella federazione Lombarda delle Bcc - non ha mai dimenticato la propria missione: quella di rispondere ai bisogni della comunità. Le Bcc riequilibrano un "modus operandi" che tende a misurare gli individui solo tramite cifre, indici e parametri standardizzati. le Bcc stringono un legame sincero con i propri soci. È il modello delle "casse rurali" che ancora oggi ci insegna l’importanza ed il valore di un rapporto basato su fiducia e collaborazione».

La radiografia

Sono sette le Bcc con sede nella nostra provincia. Si tratta di realtà composite, la cui storia affonda le radici alla fine dell’Ottocento, in grado di aggregare oltre 65mila soci, forti di 256 filiali (alcune di queste in comuni fuori provincia) che nel 2023 hanno segnato una raccolta totale superiore agli 11,5 miliardi.

Quattro gli istituti che fanno parte del gruppo Cassa Centrale Banca: si tratta di Bcc Brescia, Btl-Banca del Territorio Lombardo, Cassa Padana e Cra di Borgo San Giacomo. Questi contano in totale 198 filiali ed un patrimonio netto superiore agli 827 milioni. Sono invece tre gli istituti che fanno riferimento al gruppo Iccrea: sono Bcc Garda, Bcc Agrobresciano, Bcc Basso Sebino per un totale di 58 filiali ed un patrimonio netto che sfiora i 250 milioni.

Alle sette Bcc bresciane, va infine aggiunta La Cassa Rurale Adamello Valsabbia, che ha sede a Tione di Trento, ma è presente con 13 filiali tra Valsabbia e Garda Bresciano.

La solidità e i gruppi

Gli indicatori patrimoniali esposti nella tabella qui a fianco (patrimonio e Cet 1) confermano la buona salute e solidità di tutte le Bcc bresciane. Ma dopo l’avvio nel 2019 dei due gruppi bancari cooperativi (Iccrea e Cassa Centrale Banca) per conoscere lo stato di salute del movimento non si può omettere di considerare anche quello dei gruppi di appartenenza.

Il gruppo Iccrea registra al 31 dicembre 2023 un Cet 1 pari al 21,1% nettamente superiore alla media delle banche italiane, con un’incidenza dei deteriorati netti sul patrimonio inferiore alla media italiana. L’indice di patrimonializzazione sale addirittura al 24,6% nel gruppo CCB che nel Bresciano rappresenta circa il 75% del credito cooperativo, sia in termini di patrimonio, di raccolta diretta e numero di filiali.

La stagione delle assemblee

Maggio è per antonomasia il mese delle assemblee per le banche di credito cooperativo. Quest’anno si svolgeranno tutte in presenza. Ieri si sono svolte le prime tre assise con Bcc Garda, Bcc Agrobresciano e Bcc Basso Sebino. Il calendario proseguirà venerdì 10 maggio (ore 19.45) con le assise de La Cassa Rurale trentina; sabato 11 maggio il terzetto rappresentato dalla Cassa Rurale e Artigiana di Borgo San Giacomo (ore16) e Btl - Banca del territorio lombardo (ore 9). Ultime, in ordine cronologico, sabato 18 maggio Cassa Padana (ore 16) e Bcc di Brescia (ore 17).