Economia

Le sei mosse per riqualificare il condominio col Superbonus

Dall’isolamento delle pareti alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento: ecco cosa fare
Bonus casa. Detrazione del 110% per efficientare il condominio
Bonus casa. Detrazione del 110% per efficientare il condominio
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Dalle finestre e porte, ai muri perimetrali, fino al tetto. La riqualificazione energetica del condominio agevolata dal superbonus del 110% passa da sei interventi fondamentali che comprendono l’isolamento delle pareti, la sostituzione della caldaia, l’installazione di una pompa di calore, la messa a regime di un impianto fotovoltaico, la sostituzione dei serramenti, e la posa dei pannelli solari termici.

A questi se ne può aggiungere un settimo, più particolare e orientato al futuro sostenibile: l’installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche, ideale se conseguente dell’attivazione di un impianto fotovoltaico e di un sistema di accumulo che lo alimentino.

Come fare bene l'isolamento

L’isolamento delle pareti e la sostituzione della caldaia sono i due lavori così detti «trainanti, quelli indispensabili per avere accesso ai vantaggi economici al 110%. Tutti gli altri non possono essere eseguiti in regime di superbonus se non viene compiuto almeno uno di questi due. L’isolamento delle pareti si realizza soprattutto dall’esterno, con l’applicazione di un «cappotto», che può essere in polistirolo, lana di roccia o anche sughero. È possibile intervenire anche dall’interno con la tecnica dell’insufflaggio, attraverso cui si isolano le intercapedini di una struttura muraria riempiendole per esempio con materiali come il poliuretano espanso. In tema di cappotto è utile ricordare che la qualità della posa influenza la sua durata, che dovrebbe essere di almeno 10 anni. Allo stesso modo è bene sapere che una resistenza più lunga nel tempo si ottiene con la sua manutenzione, facendo attenzione alla formazione delle micro-fessurazioni. A incidere sarà anche la sua altezza, per l’effetto battente del vento e l’esposizione a freddo, umidità e sole estivo.

Il riscaldamento

Il cambio dell’impianto di riscaldamento con una caldaia a condensazione invece richiede attenzione al corretto rapporto tra caldaia e spazi da riscaldare, e alla canna fumaria. In questo ambito la caratteristica di trainante spetta anche alla pompa di calore nel caso in cui sostituisca il vecchio impianto di riscaldamento. Questa è un generatore molto efficiente se opera a bassa temperatura, in particolare se abbinata a sistemi radianti e convettori ad aria.

Gli interventi aggiuntivi

Gli altri tre interventi funzionali alla riqualificazione energetica sono tutti «trainati», cioè eseguibili solo se accompagnati da lavori per cappotto e sostituzione dell’impianto di riscaldamento, anche se tutti possono contribuire a migliorare molto il comfort di un appartamento. I pannelli fotovoltaici consentono di raggiungere un buon livello di autonomia nella produzione di energia elettrica, con cui è anche possibile scaldare l’acqua o l’ambiente. I pannelli solari termici contribuiscono alla produzione di acqua calda sanitaria e all’integrazione dell’impianto di riscaldamento. I serramenti nuovi permettono di ridurre l’incidenza negativa dei «ponti termici», trattenendo meglio il calore all’interno e costituendo una barriera più resistente all’ingresso del freddo dall’esterno.

Tempistiche e detrazioni

I condomini hanno tempo per fruire del 110% sulla riqualificazione energetica fino al 31 dicembre 2023. Poi l’effetto del bonus continuerà ma in forma progressivamente ridotta. Se non ci saranno ulteriori modifiche della normativa, dal 2024 il vantaggio il Superbonus verrà ridimensionato al 70%, e dal 2025 al 65%. Per gli interventi di isolamento termico la detrazione è calcolata su un ammontare delle spese non superiore a 40mila euro ad appartamento per i condomini da due a otto unità immobiliari, e a 30mila euro per i condomini con più di otto unità. Per gli impianti di riscaldamento il limite di spesa è di 20mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio o 15mila euro per unità nei condomini con più di otto unità.

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