LaPecoraNera sbarca a Shanghai: presto l’apertura di tre gelaterie

Il gelato de «LaPercoraNera» sbarca a Shanghai. È la nuova avventura intrapresa dall’imprenditore bresciano Oscar Nassa, patron della catena di gelaterie che oggi conta 5 negozi di proprietà e ben 11 punti vendita in franchising, e che ora lancia la nuova sfida dell’internazionalizzazione aprendo tre gelaterie in Cina.

«Un’avventura, ma soprattutto un progetto di crescita personale e professionale che mi vede cedere il marchio e portare in Cina tradizione e saper fare artigianale tipicamente italiano - spiega il maestro gelataio -. Ho una curiosità innata per realtà e mondi e modi nuovi, i Paesi asiatici mi hanno sempre affascinato, qui negli ultimi anni è letteralmente esploso l’interesse per il gelato».

I riconoscimenti

Si tratta dello stesso desiderio e curiosità che nel 2002 ha spinto Nassa ad aprire la prima gelateria a Rezzato, suo quartier generale e, in successione tutte le altre, grazie alle quali ha ricevuto molti riconoscimenti: l’ultimo pochi giorni fa, che lo ha incoronato 47° fra 8.000 partecipanti, al Festival World Ranking 2024 e fra i 10 gelatieri premiati grazie al gusto «Re Desiderio», studiato in occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura.

Premi che riconoscono non solo la creatività ma anche l’impegno la passione e l’artigianalità del gelato di alta qualità. Ora Nassa sbarca in Asia e per farlo si è affidato allo studio dell’architetto Giovanni Massetti - di Mas Concept srl di Rovato - che si occupa di processi di internazionalizzazione di format food and beverage, soprattutto in ambito asiatico, che gli ha proposto due location prestigiose sulle sponde del lago Taihu a Suzho, firmate da Archistar, come Galaxy Arch e Isozaki+Huqian. A queste due location se ne aggiungerà una terza che aprirà il 15 luglio all’interno dell’hotel Bellagio di Shanghai.

Una delle location in cui aprirà LaPecoraNera in Cina © www.giornaledibrescia.it

«In questi siti - racconta l’imprenditore - il gelato viene preparato in un laboratorio italiano di Shanghai, che produce seguendo la ricetta originale con basi fornite da noi, al fine di mantenere l’esclusività del prodotto e garantirne lo standard qualitativo, che deve comunque abbracciare il gusto asiatico diverso dal nostro. Come ad esempio la dolcezza che deve essere il 30% in meno rispetto all’Italia, ma anche gusti tipici locali».

Chi si trovasse a Shanghai e, volesse gustare un gelato marchio LaPecoraNera, potrebbe spaziare ad esempio tra i gusti: Albicocca al te Bi Lou Chun (te locale di Suzho), Te Matcha, Cioccolato al pepe di Sichuan, Pera con zenzero, Lampone litchi e Rosa, Durian (frutto esotico), Mao Tai (grappa cinese), affiancati a quelli classici della grande tradizione italiana.

I numeri

Un franchising quello de LaPecoraNera che seppure a conduzione famigliare, accanto a Oscar Nassa vede impegnati la moglie Sonia e la figlia Chiara. Le 16 gelaterie sono sparse nel territorio bresciano di cui 5 di proprietà: Rezzato, Botticino, Desenzano e a Brescia in piazza Vittoria e a Mompiano. Il gruppo segna un fatturato 2023 di 6 milioni di euro di cui 3 da imputare alle 5 gelaterie di proprietà (attraverso la società Officina srl) e altri 3 ai franchising. I dipendenti in alta stagione arrivano a toccare le 55 unità e scendono a 35/38 diretti negli altri mesi.

Numeri importanti che non dimenticano la sostenibilità: per LaPecoraNera significa scelta di materiali riciclabili, biodegradabili, ecocompatibili, mezzi elettrici per il trasporto, impianti di riciclo dell’acqua e pannelli fotovoltaici.