Economia

La vertenza Mac continua a bloccare l'Iveco

Dal mattino presto l’assemblea permanente indetta dalla Fiom e i dipendenti hanno impedito ai fornitori di varcare l’entrata.
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Sale la tensione davanti a cancelli dell’Iveco di via Volturno, martedì all’ora di pranzo i vertici del gruppo Fiat hanno messo in libertà i lavoratori del secondo turno “per mancanza di forniture in magazzino”.
 
Dalle prime ore del mattino, infatti, ancora una volta l’assemblea permanente indetta dalla Fiom insieme ai dipendenti della Mac ha impedito ai fornitori Fiat di varcare l’entrata di Iveco. “Lunedì i camion sono entrati regolarmente in azienda fino alle 11 – ribattono i metalmeccanici della Cgil – successivamente i sorveglianti della portineria merci hanno comunicato che non sarebbero più state ricevute tutte le merci. Il comportamento della direzione Iveco – tuonano dalla Fiom – risulta incomprensibile se non nell’ottica di volere aumentare la tensione nei confronti dei lavoratori che legittimamente si riuniscono, comunicando peraltro ogni loro iniziativa agli Uffici competenti”.
 
Non più tardi di una settimana fa, alla ripresa dell’attività dopo la pausa estiva, in un incontro con le altre organizzazioni sindacali (Fismic, Uilm Uil e Fim Cisl), la direzione Iveco di Brescia non aveva però nascosto il suo malcontento per il protrarsi del presidio Mac (la vertenza, in effetti, si è chiusa a febbraio con la messa in mobilità di tutti gli 84 lavoratori della Metallurgica Assemblaggi Carpenterie) che, in più di un’occasione – secondo quanto riportato dai vertici aziendali – ha procurato dei rallentamenti alla produzione.
 
Iveco intende dunque risolvere al più presto questa situazione e non esclude l’avvio di un’azione legale nei confronti dei lavoratori della Mac e della Fiom. Nel frattempo chi  subirà maggiormente le conseguenze saranno i lavoratori della Iveco che oltre al contratto di solidarietà saranno costretti a subire, soprattutto dal punto di vista economico, la messa in libertà deliberata dai vertici del gruppo Fiat a Brescia.
 

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