Economia

La Piadineria apre a New York per diventare un brand globale

Angela Dessì
A breve l’inaugurazione di nuovi locali a nella Grande Mela. Nel 2024 il fatturato è stato di 223 milioni
La Piadineria conta su quasi 500 punti vendita © www.giornaledibrescia.it
La Piadineria conta su quasi 500 punti vendita © www.giornaledibrescia.it
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La Piadineria punta sulla Grande Mela e sul raddoppio del fatturato in 5 anni per diventare a tutti gli effetti un brand globale. A darne notizia è il quotidiano Il Sole 24 Ore che riprendendo quanto annunciato su Food 24 mette sotto i riflettori la forza propulsiva che da tre decenni caratterizza la catena italiana (e, diciamola tutta, ben prima bresciana) del «fast casual food» rigorosamente made in Italy.

L’apertura dei nuovi locali è stimata a breve, indicativamente tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026: i nuovi esercizi andranno ad aggiungersi agli attuali 481 ristoranti (il 15% in franchising, quota che però aumenterà in futuro), che già entro ottobre dovrebbero superare i 500 considerate le aperture programmate nel 2025, 75 in tutto, di cui 65 in Italia.

Una ventina negli Usa

Complessivamente i collaboratori de La Piadineria sono oltre 3.300 mentre le piadine vendute ogni giorno vanno ben oltre le 74mila.

Quanto alle piadinerie a stelle e strisce, al termine del piano di sviluppo americano dovrebbero essere circa una ventina dislocate in tutto il Paese. «Non sarà un’operazione spot, ma il primo passo di una fase pilota che prevede l’apertura di un gruppo di ristoranti in location mirate per mettere a punto al meglio l’offerta per il mercato Usa, ad esempio capire quali sono gli ingredienti e i formati più riconoscibili e apprezzati. Per poi programmare una accelera zione come quella che stiamo facendo in Francia, verso una presenza più va sta e strutturata», spiega sulle pagine del quotidiano di Confindustria il ceo de La Piadineria, Andrea Valota, che chiama in causa anche l’aumento dei ricavi.

I numeri del gruppo

«Il fatturato nel 2024 è stato di 223,1 milioni (+20% sul 2023), e l’obiettivo è quello di raddoppiarlo in quattro o cinque anni», dettaglia ancora il ceo del gruppo, che come noto nel 2018 è stato acquistato dal fondo Permira per 250 milioni di euro, mentre nel 2024 è passato al 100% a Cvc Capital Partners, con un accordo da oltre 300 milioni. Del resto, il progetto imprenditoriale avviato nel 1994 da Pierantonio Milani e Franco Beccaria e dal 2006 «lanciato» in una dimensione decisamente meno casalinga all’interno di centri commerciali e grandi città, per poi essere esportato oltre confine nel 2017 proprio con l’approdo in Francia, è oggi un vero colosso: la sua rete vendita ha superato infatti quella di Burger King e Kfc per numero di sedi in Italia. Attualmente, La Piadineria è tra i primi cinque fast food per numero di punti vendita, preceduta solo da McDonald’s.

Eppure, la testa e il cuore del progetto sono rimasti a Brescia: il ruolo centrale dello sviluppo del brand è ricoperto infatti dallo stabilimento centrale di Montirone che prepara i quattro impasti di piadine: inaugurato nel 2010, è stato ampliato nel 2024 con un investimento di 6 milioni di euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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