Economia

La meccanica bresciana detta il tempo con l’orologio Inceptum

Progetto e produzione sono frutto del lavoro dei due giovani ingegneri dell’UniBs Metelli e Abeni
L'orologio della bresciana Inceptum - © www.giornaledibrescia.it
L'orologio della bresciana Inceptum - © www.giornaledibrescia.it
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L’artigianato italiano dell’orologeria di lusso riparte da Brescia e dall’idea di due giovani ingegneri bresciani. Alessandro Metelli e Andrea Abeni hanno infatti dato vita due anni fa a Inceptum, brand che il 15 ottobre, in occasione della terza edizione della fiera Watches of Italy di Torona, lanceranno sul mercato il loro primo prodotto.

«Si tratta di un orologio realizzato interamente da noi - spiegano -, un prodotto artigianale studiato in ogni particolare, dalla progettazione meccanica al design». Quella di Inceptum è una piccola rivoluzione nel settore, visto che in Italia solo un altro micro brand realizza nella sua interessa gli orologi senza appoggiarsi a partner esterni.

La genesi

«Sono un grande appassionato di orologi, sia da un punto di vista meccanico sia sotto il profilo del collezionismo - racconta Metelli, laureato in Ingegneria Meccanica all'università di Brescia esattamente come Abeni -, e tre anni fa è nato l’intento di realizzarne uno partendo da zero». Con l’ex compagno di studi è quindi stato creato ex novo il progetto per il prodotto, un gioiello di meccanica di precisione e design, all’interno del quale pulsa un cuore tutto bresciano.

«Ogni parte, cominciando dal movimento (cioè dal meccanismo vero e proprio di funzionamento, ndr), è da noi realizzata all’interno del laboratorio messo a disposizione dal Csmt - evidenziano -, utilizzando un centro di lavoro a controllo numerico di enorme precisione, in grado di lavorare con punte di frese di 0,2 millimetri di diametro». Quello per la realizzazione di un orologio è un processo altamente complesso, che utilizza diversi materiali (prevalentemente metalli) e che deve tenere conto non solo di precise leggi fisiche ma anche di aspetti squisitamente estetici.

Sigma

Andrea Abeni e Alessandro Metelli in laboratorio - © www.giornaledibrescia.it
Andrea Abeni e Alessandro Metelli in laboratorio - © www.giornaledibrescia.it

Il risultato dello sforzo dei due ingegneri sarà da sabato 15 ottobre in vendita sul sito del brand in 50 esemplari numerati al prezzo di 3.950 euro (è già possibile effettuare il pre ordine), con il primo pezzo «Sigma» deve il nome alla lettera greca utilizzata in fisica per indicare lo sforzo normale. «All’interno del cofanetto in legno ci sarà anche una sorpresa - spiegano -, cioè i due pezzi di ottone dai quali sono stati ottenuti altrettanti componenti del movimento, a certificazione dell’artigianalità del prodotto».

A parte alcune piccole componenti interne prodotte in Svizzera e il cinturino in pelle, «realizzato da un artigiano di La Spezia su nostro disegno» specificano i due ingegneri, il dispositivo è per il 100% made in Brescia, dalla cassa in acciaio al movimento in ottone alpacca (con alta quantità di nichel, molto utilizzato in orologeria), passando per i vari componenti creati con diversi metalli. Persino i numeri sul quadrante sono creati uno ad uno da Inceptum, ottenuti lavorando micro blocchi di ottone e poi incollati a mano. Assemblaggio e regolazione sono invece affidati a un tecnico orologiaio di Sanremo, «visto che si tratta di un’operazione dalla quale dipende il buon funzionamento dell’oggetto».

Prospettive

E il lancio del prodotto del brand è il primo passo per l’ingresso nel segmento luxury. La volontà di Metelli e Abeni è infatti quella di produrre altri orologi. «Ci inseriamo in un mercato dove è forte la presenza di appassionati e collezionisti - confermano -. Il nostro approdo, con un prodotto artigianale di altissima qualità, guarda a loro e lo fa con un prezzo concorrenziale pensato proprio per presentarci agli acquirenti: nel luxury infatti 4 mila euro è un entry level».

Il prodotto di Inceptum vale però ben oltre il costo di mercato, tant’è che interesse ha già cominciato a manifestarsi. «Un ragazzo ci ha persino scritto dal Canada - confidano -, perchè per i suoi 18 anni vuole uno dei nostri orologi come regalo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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