Economia

La locomotiva bresciana corre: crescita continua da 17 trimestri

Per l’industria buoni segnali anche dal mercato domestico nell’ultima parte dell’anno
Le performance. Nel IV trimestre si è registrato un balzo del 2,2%
Le performance. Nel IV trimestre si è registrato un balzo del 2,2%
AA

La produzione del manifatturiero bresciano fa un nuovo balzo in avanti. A metterlo nero su bianco sono le indagini congiunturali dell’ufficio Studi e ricerche Aib e del servizio Studi della Camera di commercio con i risultati al quarto trimestre 2017, che mostrano come la dinamica dell’industria provinciale - coerentemente con un contesto nazionale e internazionale positivo - sia stata favorita dalla rinnovata vitalità del mercato domestico e dal consolidamento di quello estero. Il salto, secondo i numeri, è del 2,2% su base congiunturale, mentre la variazione tendenziale (ossia la variazione dell’indice nei confronti dello stesso periodo dell’anno precedente) arriva addirittura al 3,1%, con segno «+» per la diciassettesima volta consecutiva.

Nel complesso, il 2017 si chiude con un incremento medio della produzione del 3,3%, in lieve accelerazione su quanto registrato nel 2016 (+3,2%). Il confronto. La dinamica è del tutto assimilabile a quella del 2010, quando l’industria locale aveva potuto beneficiare di un «effetto rimbalzo», dopo la forte caduta del 2009. Il recupero dai minimi registrati nel terzo trimestre 2013 è pari a +13,0%, mentre la distanza dal picco di attività pre-crisi (primo trimestre 2008) si attesterebbe sul 22%. Guardando all’artigianato manifatturiero bresciano, invece, si nota come il comparto chiuda il quarto trimestre 2017 con una dinamica congiunturale positiva per lo 0,8% mentre la crescita sullo stesso trimestre dello scorso anno sale sino al 3,5%.

Complessivamente la crescita media annua del 2017 è stata pari al 3,6%, più del doppio di quella dello scorso anno (1,7%). Le commesse. Anche il fatturato mostra una leggera crescita: più contenuta rispetto al trimestre precedente (0,4%) e più intensa su base annua (3,2%). Gli ordinativi hanno chiuso con risultati contrastanti: in lieve calo rispetto al terzo trimestre (-0,4%) e in aumento (2,1%) sullo stesso periodo dello scorso anno. Soffermandosi sugli indicatori, vale la pena di sottolineare come per l’industria, i comparti in cui l’attività è aumentata significativamente sono il metallurgico e siderurgico (+8,7%), la meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche (+4,5%), carta e stampa (+4,4%), tessile (+3,0%), chimico, gomma e plastica (+2,7%), legno e mobili in legno (+2,4%), mentre gli altri sono rimasti stabili o con crescite più contenute. Le previsioni. Le vendite sul mercato italiano sono aumentate per il 36% delle imprese, diminuite per il 12% e invariate per il 52%.

Quelle verso i Paesi comunitari sono salite per il 25%, scese per il 17% e rimaste stabili per il 58%; quelle verso i Paesi extra Ue sono cresciute per il 22%, calate per il 21% e rimaste invariate per il 57% del campione. Anche le previsioni per i prossimi mesi sono ottimistiche: la produzione è stimata in aumento da 32 imprese su 100, stabile dal 52% e in flessione dal rimanente 16%. Ricomincia a camminare anche il mercato interno, con gli ordini in aumento per il 31% delle imprese, stabili per il 53% e in contrazione per il 16%.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia