Economia

L’Anticorruzione boccia il matrimonio tra A2A e Lgh

Per l’Anac serviva una gara: l’acquisizione da parte di A2A del 51% del capitale sociale non era esperibile tramite vendita diretta
Lgh. Il logo dell’azienda, acquisita per il 51% da A2A
Lgh. Il logo dell’azienda, acquisita per il 51% da A2A
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«La vendita in via diretta non era esperibile senza una previa procedura concorsuale, competitiva e comparativa».

Lo scrive il Consiglio dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) nella delibera firmata dal presidente Raffaele Cantone, depositata lo scorso 7 marzo, in relazione all’acquisizione da parte di A2A spa del 51% del capitale sociale di Lgh (Linea Group Holding spa).

Per il matrimonio tra Lgh (partecipata dai Comuni della Franciacorta, Cremona, Crema, Lodi e Pavia) e A2A serviva cioè una gara pubblica, come sostenuto dai consiglieri regionali e parlamentari del Movimento 5 Stelle che con il loro esposto all’Autorità anticorruzione nel 2016 avevano avviato il procedimento ora chiusosi con la citata delibera che conferma il giudizio iniziale sull'operazione

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