Economia

Seguire un professionista per imparare il mestiere: cos’è il job shadowing

La pratica per acquisire competenze è un strumento sempre più diffuso per formare leader e gruppi lavoro: ecco come funziona
Due colleghi al lavoro insieme
Due colleghi al lavoro insieme
AA

Nelle botteghe e nelle piccole attività di un tempo era la regola, le fabbriche per decenni hanno così formato generazioni di operai. Negli ultimi anni il metodo di seguire da vicino un professionista esperto per acquisire competenze è stato sempre meno utilizzato, ma con la necessità di creare nuove figure professionali il cosiddetto «job shadowing» potrebbe tornare ad essere uno degli strumenti principali negli ambienti lavorativi. Come dimostra il recente bando del comune di Milano.

Attraverso questa pratica è infatti possibile seguire da vicino un professionista esperto durante le sue attività quotidiane, ottenendo così una comprensione approfondita delle responsabilità, delle competenze richieste e delle dinamiche di un determinato ruolo.

Come funziona

La metodologia si basa sulla consapevolezza che una buona percentuale di ciò che impariamo la apprendiamo attraverso gli altri: assimilare concetti o metodi da chi è più esperto di noi in una materia è un ottimo modo per gestire la conoscenza interna dell’azienda. Per questo motivo, il job shadowing sta diventando una delle tecniche più diffuse nelle imprese e viene utilizzata sia in contesti privati che educativi o come nuova tecnica di coaching per formare leader o gruppi di lavoro.

I vantaggi dell’implementazione del job shadowing vanno però al di là delle prestazioni individuali, perché se ogni dipendente riesce a capire rapidamente quali sono le aspettative e come soddisfarle, anche l’azienda ne trarrà beneficio. Tra i benefici che ne derivano c’è una maggiore autonomia, il networking, l’acquisizione dei valori, delle regole e della cultura aziendali, la conoscenza del know-how aziendale.

Le selezioni basate sulle nuove tecnologie, il coaching dei dipendenti, le pratiche di team building o lo stesso job shadowing sono l’esempio più evidente del fatto che le risorse umane sono in piena evoluzione e cambiamento. Queste forme innovative di gestione del personale mirano a creare vantaggi sia per i dipendenti che per i datori di lavoro, facilitando la relazione tra le due parti e rafforzando il loro legame.

Ma il job shadowing non è da confondere col mentoring. Quest’ultimo si basa infatti su una relazione di apprendimento continuo e scambio di conoscenze, in cui il mentore insegna come acquisire una determinata abilità o conoscenza attraverso tecniche specifiche e condividendo il proprio know-how. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Economia & Lavoro

Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.