Economia

Iveco accelera, cresce la produzione: stop alla solidarietà

Aziende e forze sindacali hanno trovato l'accordo: atteso anche un sostanzioso pacchetto di assunzioni
Lavoratori Iveco - © www.giornaledibrescia.it
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Il mercato dei motori resta «frenato» dalla carenza di chip, tuttavia per l’Iveco di Brescia si aperte interessanti prospettive di crescita. Nel sito di via Volturno, lo scorso anno, sono stati prodotti 8.200 veicoli, mentre il 2021 si chiuderà con un aumento inaspettato a 10.600 «pezzi». Un buon risultato, seppur condizionato dalla mancanza di semiconduttori e altri componenti che ancor oggi penalizza tutte le grandi case automobilistiche. Eppure Iveco prevede per la sua fabbrica bresciana un’ulteriore crescita della produzione (+40% rispetto al 2020) nei prossimi dodici mesi. «In città verranno prodotti un minimo di 11.500 veicoli - ribadiscono dalla Fiom Cgil -, ma il numero potrebbe anche aumentare».

Aspettative che ben si coniugano, peraltro, con il piano di investimenti annunciato e confermato già più volte (l’ultima nell’incontro con le organizzazioni sindacali il 5 novembre) dal gruppo e che ora costringe addirittura Iveco a interrompere anticipatamente - il prossimo 31 dicembre - il contratto di solidarietà iniziato l’11 gennaio di quest’anno e con una durata prevista di 24 mesi. L’accordo tra azienda e sindacato è stato formalizzato la scorsa settimana.

Forza lavoro

L’occasione è stata utile anche per presentare ai sindacati bresciani Gualtiero Brovia, attuale HR di Torino, ma che da marzo sostituirà Mauro Figlios come responsabile delle Risorse umane dello stabilimento di Brescia. «Una scelta dovuta alla promettente situazione dello stabilimento cittadino - concorda il segretario della Fiom Cgil di Brescia, Antonio Ghirardi -. Situazione questa che necessita anche di nuove assunzioni: nei primi mesi del prossimo anno si valuterà pertanto il ricorso al «contratto di espansione» per completare il ricambio generazionale della forza lavoro e adeguare l’organico di Iveco alle necessità produttive». Ghirardi, per di più, non trascura il fatto che nel piano industriale della società fossero originariamente contemplate 200 assunzioni. «Come Fiom - aggiunge - valutiamo positivamente l’interruzione anticipata del contratto di solidarietà, soprattutto a fronte della conferma dell’avanzamento e del mantenimento degli importanti investimenti sul sito di Brescia». Non va dimenticato, comunque, che la settimana scorsa, l’azienda e le forze sindacali locali hanno sottoscritto un secondo «accordo di mobilità» per l’accompagnamento alla pensione di altri 70 dipendenti. Intesa, puntualizza il sindacato, che porta a 285 gli operai e a 20 gli impiegati «usciti» dallo stabilimento cittadino negli ultimi diciotto mesi.

Gli interventi

All’inizio del 2022 verrà completato a Brescia l’investimento relativo al trasferimento della linea di produzione del Daily dal sito di Bolzano, con inizio dell’attività prevista per febbraio. Alla fine del prossimo anno, inoltre, è fissato l’avvio della produzione della versione elettrica del Daily, che contempla un investimento complessivo su Brescia di circa 13 milioni di dollari, la maggior parte dei quali sarà effettuato nel 2022. La parte rimanente, invece, sarà effettuata tra il 2023 e il 2024, contestualmente all’eventuale crescita dei volumi produttivi.

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