Economia

Italmark rafforza la sua leadership e scommette su Zerbimark

Nei primi cinque mesi dell’anno, le vendite dei supermercati sono cresciute del 2,2 per cento
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I punti essenziali del piano industriale 2016-18 sono stati rispettati, seppure si sia registrato qualche ritardo nell’operazione «Zerbimark». Anche lo scorso anno, la famiglia Odolini ha consolidato la presenza dei supermercati Italmark nella nostra provincia e nei mercati limitrofi.

Contemporaneamente, sotto il tetto della holding IF 65, è stato portato avanti il progetto di ristrutturazione dei punti vendita che, come spiega il presidente Paolo Odolini nella Relazione sulla gestione allegata all’ultimo bilancio, ha comportato il «totale restyling» dei negozi di Orzinuovi e Brescia (viale Piave), e l’apertura di un nuovo supermercato a Sovere, nella Bergamasca.

«Abbiamo pure dedicato grandi energie - aggiunge l’imprenditore - alla ristrutturazione, sia gestionale che finanziaria e commerciale del gruppo Family Market, acquisto nel 2015 e che con i suoi 24 supermercati rappresenta una realtà sinergica alla nostra». Italmark è oggi presente nel Bresciano con 48 supermercati, 4 cash-and-carry, con superifici di vendita comprese fra gli 800 e i 3mila metri quadrati. L’insegna degli Odolini, però, «brilla» anche nelle provincie di Cremona, Bergamo, Mantova e Verona. «Il piano di graduale restyling dei punti vendita - evidenzia, non a caso, il bresciano - e soprattutto la politica di riposizionamento dell’insegna, avviata nel biennio, hanno permesso di incrementare il fatturato di 1 punto percentuale e la marginalità del 2 per cento».

L’operazione. In questa direzione va anche l’acquisizione di nove punti vendita Zerbimark, di proprietà del gruppo Zerbini che per far fronte a un elevato disequilibrio finanziario è stato costretto ad avviare un piano di rinamento del debito. Il 5 maggio 2016 è stato siglato il preliminare d’acquisto del ramo d’azienda, mentre a seguire il contratto definitivo è stato soggetto «a sospensiva» in quanto sono emerse complicazioni nella negoziazione tra banche e Zerbini. «L’acquisto definitivo dei punti vendita da parte di Italmark - precisa Paolo Odolini - è da intendersi comunque perfezionato e crediamo si possa finalizzare a giorni». Tant’è vero che, attraverso la controllata Italmark IC, gli Odolini sono già operativi da alcuni mesi in tre punti vendita ex Zerbimark.

Nei primi cinque mesi dell’anno, il fatturato dei punti Italmark è aumentato del 2,2%, con una tenuta dei margini. Nel 2016, la società ha realizzato un monte vendite di 249,44 milioni, in crescita rispetto ai 247,07 milioni dei dodici mesi precedenti. Nello stesso arco temporale sono migliorati anche i valori del Margine operativo lordo, da -453mila euro a 4,08 milioni, e dell’utile: da 1,03 a 1,29 milioni. Italmark, dunque, resta il core business della famiglia Odolini, che comunque opera anche in altri settori: dagli elettrodomestici (con Supermedia) all’abbigliamento (Sportland), dagli articoli per la casa (Rugiada e Stilnovo) al bricolage (Ecobrico) e fino ai servizi (Nimis).

Tradotto in numeri, nel 2016 l’attività del gruppo IF 65 ha generato ricavi per 492,78 milioni di euro, in calo rispetto ai 495,73 dell’anno precedente; un Ebitda di 12,5 milioni, in crescita del 53%, e una «piccola» perdita di 225mila euro. Dal punto di finanziario si segnala un miglioramento della Posizione finanziaria netta, da -37,24 a -36,68 milioni, a fronte di un patrimonio netto stabile a 30,71 milioni.

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