Economia

Informatica, Brescia si scopre capitale del sistema operativo Linux

Marco Papetti
Oltre duecento addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo si sono ritrovati nelle aule dell’Università Statale
I maggiori esperti di Linux in cattedra all'UniBs © www.giornaledibrescia.it
I maggiori esperti di Linux in cattedra all'UniBs © www.giornaledibrescia.it
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Sviluppatori, designer, rappresentanti di aziende, studenti: oltre duecento addetti ai lavori da tutto il mondo si sono riuniti a Brescia da giovedì 24 luglio fino a ieri per un evento mai ospitato prima da una città italiana. Si tratta di «Guadec» («Gnome users and developers european conference»), conferenza dedicata ogni anno all’ambiente desktop open source Gnome, usato da milioni di utenti in ambito Linux.

Il celebre logo di Linux
Il celebre logo di Linux

La location dell’edizione numero 25 è stata la sede di via Branze dell’Università degli Studi di Brescia, per cinque giorni teatro di incontri sulle sfide del mondo open source. Oggi l’evento si chiude con un’escursione a Bergamo, a ricordo del gemellaggio come capitali della cultura 2023.

Il confronto

«C’erano diverse questioni di cui discutere – racconta Emmanuele Bassi, membro della Gnome Foundation e sviluppatore della società internazionale Igalia –. La prima riguarda l’annuncio di Microsoft della fine del supporto per Windows 10 entro quest’anno, che ha aperto il tema delle opportunità per il software libero. Abbiamo poi trattato dell’introduzione dell’Intelligenza artificiale nell’industria e di come il free software può trarne vantaggio oppure provvedere a un’alternativa alle grandi compagnie che acquisiscono dati per costruire modelli e far funzionare l’AI».

Giovani sviluppatori hanno portato il loro contributo © www.giornaledibrescia.it
Giovani sviluppatori hanno portato il loro contributo © www.giornaledibrescia.it

Guadec è organizzata ogni anno dalla Gnome Foundation, organizzazione no-profit che coordina il progetto Gnome. Al centro c’è il mondo del software libero, che ha nel sistema operativo Linux il proprio riferimento.

Il pinguino

Ma come se la passa oggi il «pinguino»? «Con Android Linux rappresenta la maggioranza dei server e dei sistemi mobile – spiega Bassi –. Sul desktop la questione è diversa, ma c’è movimento nella percentuale di sistemi installati con Linux, come risultato della policy di Microsoft di rimuovere il supporto Windows 10 e forzare l’installazione di Windows 11, per cui il mercato è passato sopra il 5% negli ultimi sei mesi. In generale è un modo per garantire libertà di scelta alle persone nell’uso del computer e rendere più aperta la competizione, senza la quale ci sarebbe una monocoltura che non porterebbe vantaggio a nessuno».

Tra le novità presentate a Guadec, una parla anche bresciano: si tratta di «Cpak», un formato per la pacchettizzazione di applicazioni ideato dall’azienda Fabricators di San Zeno Naviglio. «Quando si crea un’applicazione la si deve poi portare sui computer, sui server e sui dispositivi», spiega Mirko Brombin, socio della start up fondata da Pietro di Caprio. Cpak, spiega, punta sulle conoscenze già a disposizione delle aziende, senza bisogno di altri studi: «È pensato per il settore industriale, dove macchine grandi sono controllate da computer molto piccoli con poco spazio e un sistema molto minimale, per cui l’applicazione deve funzionare subito. Al momento stiamo collaborando con delle aziende per fare esperimenti su macchinari».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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