Industria, la produzione bresciana cresce del 29% nel trimestre

L’industria ha fatto un doppio salto con triplo avvitamento. Se fossimo ad una finale olimpica di corpo libero, l’impresa sarebbe da medaglia d’oro. Ma il balzo dell’economia bresciana registrato nel secondo trimestre 2021 entra comunque negli annali statistici del Centro Studi di Confindustria Brescia come il più alto mai registrato nella storia delle rilevazioni dell’istituto di via Cefalonia. La crescita della produzione industriale tra aprile e giugno 2021 - rispetto allo stesso trimestre 2020 - è del 29,1%.
Il confronto con i dati 2019
Il risultato era per certi versi prevedibile, ma forse non di queste dimensioni. E consente alla nostra provincia di recuperare quasi per intero quanto perso durante la pandemia. Il confronto va fatto quindi con il secondo trimestre del 2019 - prima dell’impatto Covid - ed i dati sono incoraggianti e segnano un calo del 4%. Scorrendo l’analisi del Centro Studi Confindustria Brescia nel dettaglio, si scorge che la produzione industriale rileva un aumento sul trimestre precedente (congiunturale) di +6,3%. Il tasso acquisito, ovvero la variazione media annua che si avrebbe se l’indice della produzione non subisse variazioni fino alla fine del 2021, è pari a +15,1%.Crescita eterogenea, che tocca indistintamente i settori produttivi bresciani, con la sola eccezione del comparto Moda che soffrire gli effetti Covid sul commercio.
Beretta: «Dati incoraggianti, ma non abbassiamo la guardia»
«I dati sono senz’altro incoraggianti - commenta il presidente Franco Gussalli Beretta -, ma non devono farci abbassare la guardia. Nonostante il recupero sul 2020, la strada per arrivare al consolidamento definitivo è ancora lunga: siamo sotto del 4% rispetto al pre Covid. Inoltre, la sensazione al momento è quella di una strategia sanitaria per la ripresa autunnale delle attività ancora poco chiara». Su tutto aleggia l’incognita pandemia. «Ci sono ancora incertezza legate a fattori quali la campagna vaccinale e i rischi legati a possibili varianti: fattori difficilmente controllabili, di fronte a cui dobbiamo però farci trovare pronti a reagire».
La fiducia delle imprese
Le previsioni a breve termine sono positive: secondo l’indagine di Confindustria le aziende che stimano un miglioramento della situazione nei prossimi tre mesi sono il 51%; quelle che prevedono di mantenere i livelli attuali sono il 41%. Positivo anche l’indice di fiducia degli imprenditori che in giugno risulta ai massimi dall’autunno del 2000. Non si scioglie invece il nodo dell’incremento dei prezzi delle materie prime e, in alcuni casi, alla carenza di materiali, fattori che stanno generando un aumento dei tempi medi di consegna, problema che porta, inevitabilmente, ad una riduzione dei margini.
Il boom dei fatturati
Che l’economia bresciana stia marciando nella giusta direzione non lo conferma solo il dato sulla produzione manifatturiera in crescita del 29,1%, ma anche quello dei fatturati che nel primo semestre lievitano del 32% rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre la progressione è del 10% rispetto al primo semestre del 2019. Mentre le ore lavorate - segnala l’indagine - sono aumentate del 21% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 5% sui primi sei mesi del 2019. Riguardo al fatturato, tra il 2021 e il 2020, incrementi superiori alla media si rilevano nei settori: chimico, gomma, plastica (+53%) e metallurgia (+50%). Un incremento pressoché pari alla media si registra nella meccanica (+30%), mentre crescite inferiori si rilevano nell’alimentare (5%), nel legno e minerali non metalliferi (+21%) e nel sistema moda (+13%). In merito alle ore lavorate, gli aumenti più significativi riguardano: metallurgia (+25%), meccanica (+24%), chimico, gomma, plastica (+23%).
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