Economia

In India e Perù microfinanza targata Brescia

Si può vivere con meno di quattro dollari al giorno? In alcuni territori del nostro pianeta si riesce almeno a sopravvivere ma questo misero reddito non basta per avviare un’attività che consenta di portare qualche soldo in più in famiglia. È qui che entra in gioco la microfinanza, un sistema finanziario innovativo che si rivolge ai working poor (circa un miliardo di persone nel mondo, soprattutto donne, povere ma economicamente attive).
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Si può vivere con meno di quattro dollari al giorno? In alcuni territori del nostro pianeta si riesce almeno a sopravvivere ma questo misero reddito non basta per avviare un’attività che consenta di portare qualche soldo in più in famiglia. È qui che entra in gioco la microfinanza, un sistema finanziario innovativo che si rivolge ai working poor (circa un miliardo di persone nel mondo, soprattutto donne, povere ma economicamente attive).

Per avviare piccole attività queste donne hanno bisogno di servizi finanziari specifici (piccoli prestiti, prodotti di risparmio, assicurazioni) e solo la microfinanza può salvarle dall’usura. Il tradizionale sistema finanziario, in Paesi come India, Perù ed Ecuador, richiede infatti garanzie che i working poor non possono offrire.
Con 2 milioni e 200mila interventi, attraverso venticinque istituti di credito direttamente partecipati o finanziati, la bresciana MicroVentures spa, guidata dall’amministratore delegato Paolo Brichetti, è una delle principali protagoniste della microfinanza in India, Ecuador e Perù, e ora sta progettando interventi anche in Indonesia.

MicroVentures (www.micro-ventures.eu) è nata a Brescia nel 2007, grazie a un gruppo di imprenditori privati, fondazioni e istituzioni finanziarie, che hanno investito in organizzazioni di microfinanza già attive in Asia e America Latina. Successivamente, attorno a MicroVentures si sono affiancati soci internazionali e sono state avviate iniziative autonome in India, mentre in Lussemburgo è stata costituita una società specializzata per la raccolta di fondi da investire. A fine 2009, MicroVentures aveva in portafoglio investimenti in microfinanza per un totale di 35 milioni di dollari.
Alle donne che vivono ai limiti della sussistenza, vengono offerti generalmente prestiti da cento a trecento dollari; la durata varia da dodici mesi a due anni. Oppure vengono proposte polizze assicurative sulla vita e la salute.

I tassi di interesse compatibili con la povertà di questi Paesi e le potenzialità economiche presenti in territori che stanno conoscendo un grande sviluppo consentono alla quasi totalità dei soggetti finanziati di restituire completamente il prestito. Il tasso di sofferenze è infatti inferiore all'1%. MicroVentures ha circa cinquanta soci. Nel 2010 si prevede un’ulteriore crescita degli investimenti, a quota 76 milioni di dollari (46 circa in India, 24 in America latina e quasi 6 in nuovi interventi in Indonesia).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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