Industria solida, ma crescita debole: la ripartenza è rinviata al 2026
Uno studio realizzato da Confindustria Brescia e Confindustria Bergamo ha preso in considerazione i 200 top player dei due territori

Industria bresciana e bergamasca, lo studio
Duecento gruppi manifatturieri punta di diamante di una straordinaria piattaforma produttiva europea, ma che negli ultimi due anni hanno perso brillantezza. È l’immagine che emerge dallo studio realizzato da Confindustria Brescia e Confindustria Bergamo e dedicato ai primi 200 «top player» dei due territori: colossi che insieme valgono la bellezza di da 44 miliardi di euro di ricavi, presenti sul territorio con 1.824 società, la metà delle quali in Italia e occupano ben 138mila addetti. Giovanni
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