Economia

Imballaggi, il mondo agricolo blocca il negoziato con la Ue

Valerio Pozzi
Imprese e sindacati vogliono rinviare il dossier a dopo le elezioni
Il Parlamento europeo - © www.giornaledibrescia.it
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Rinviare tutte le discussioni sulla proposta di regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio a dopo le elezioni europee ed a quando entrerà in piena funzione la nuova Commissione Europea.

È questa, in stretta sintesi, la proposta di un folto gruppo di realtà del mondo agroalimentare in vista della riunione, prevista per il prossimo 4 marzo, del Trilogo (Commissione, Consiglio e Parlamento) sul delicato dossier. Bloccare il negoziato è chiesto in un documento siglato da Coldiretti, Filiera Italia, Cia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Produzione&Servizi, Ue.Coop, Flai Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil in relazione all’annuncio da parte del Commissario responsabile per l’ambiente Virginijus Sinkevicius di un nuovo studio di impatto che, pare, fornirebbe ulteriori informazioni sul riutilizzo degli imballaggi, proponendo approfondimenti sulla valutazione del loro ciclo di vita rispetto agli imballaggi monouso.

Considerata la fase negoziale in cui ci troviamo, l’imminente pubblicazione di uno studio di impatto risulta assolutamente inadeguata, anomala e rappresenta un pericoloso attacco alle prerogative delle altre istituzioni dell’Unione Europea e, in particolare, del Parlamento Europeo, scrivono le associazioni della intera Filiera agroalimentare nel precisare che «l’analisi di nuovi dati e possibili impatti richiede un approfondimento che è incompatibile con i tempi stretti che precedono le elezioni europee e la chiusura dei negoziati prevista per il prossimo 4 marzo».

La genesi

La diatriba prende anche spunto da quanto accaduto lo scorso dicembre: allora l’Italia, unico fra i ventisette Paesi Ue aveva votato contro l’adozione del mandato negoziale del Consiglio Ue sul regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio, proposto dalla Commissione Europea nel quadro del più ampio pacchetto sull’economia circolare. Nei piani della Commissione Ue si dovrebbe incentivare più il riuso rispetto al riciclo.

Al Parlamento Europeo la gran parte degli eurodeputati italiani si sono trovati d’accordo su un’unica posizione, a favore di alcune modifiche al regolamento che consentirebbero a tutti i materiali da imballaggio di essere riciclati o riutilizzati, a seconda del Paese dove l’attività di riciclo e riutilizzo è più sviluppata.

Per l’Italia - uno dei Paesi più forti sotto il punto di vista del riciclo, ma meno sul riuso - l’argomento è fondamentale. È necessario, dichiarano i firmatari italiani del documento, che il Parlamento Europeo si attivi affinché venga tutelato il testo di compromesso ottenuto dal Pe quale punto di equilibrio delle compatibilità ambientali, sociali ed economiche e che intervenga per sospendere con effetto immediato i negoziati in corso, rinviando tutte le discussioni a dopo le elezioni di giugno e a quando entrerà effettivamente in piena funzione la futura Commissione europea. 

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