Economia

Il terzo Lefay Resort sorgerà in Toscana, a Montalcino

Al via i lavori per il 5 stelle Lusso nel Senese. Cassa Depositi e Prestiti pronta a finanziare il progetto
La vista dal Lefay Resort gardesano
La vista dal Lefay Resort gardesano
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Dopo il successo del recente Lefay Resort & Spa Dolomiti di Pinzolo, l’imprenditore bresciano Alcide Leali investe in Toscana.

Il nuovo 5 stelle lusso sorgerà sulle colline senensi, nei pressi del famoso Comune di Montalcino, a San Giovanni d’Asso, in un’area occupata in passato da una cava (Ampella) che per decenni ha fornito il materiale per la fabbricazione di laterizi alla vicina fornace.

Il piano di Alcide Leali è, come sempre, ambizioso: aprire nella primavera del 2023 una struttura da mille e una notte. Dotata di oltre 200 camere, bar, ristoranti, piscine, saune, bagni turchi e area fitness.

Un 5 stelle Lusso concepito secondo i moderni standard nazionali ed internazionali e che terrà conto della tutela dell’ambiente e della sostenibilità: dall’utilizzo in prevalenza di materiali a «km zero», all’approvvigionamento energetico ricavato da energie rinnovabili; dalla riduzione dei consumi di risorse naturali e della produzione di rifiuti alla minimizzazione dell’impatto ambientale in fase costruttiva e gestionale.

Bocche cucite sull’entità dell’investimento, ma sono molte le indiscrezioni che circolano sul mercato ed i riflettori sono concentrati sulla Cassa Depositi e Prestiti che lo scorso settembre ha lanciato il «Fondo Turismo 2, FT2», strumento che ha l’obiettivo di investire fino a due miliardi di euro in strutture alberghiere storiche ed iconiche del nostro Paese, che hanno caratteristiche di unicità, attrattività e rilevanza territoriale.

Tra le strutture ricettive che potrebbero godere del finanziamento di Cdp - secondo indiscrezioni e non smentite dal gruppo Lefay Resorts - c’è il Lefay di Gargnano, che lo scorso marzo ha riaperto i battenti in gran parte ristrutturato, dopo la chiusura imposta dalla pandemia.

L’operazione di finanziamento si inquadrerebbe come un contratto «sale and lease back» (ovvero anche locazione finanziaria di ritorno) che prevede la vendita a Cdp dell’immobile di Gargnano; l’albergo verrebbe contestualmente affittato a Lefay (lease back: locazione «di ritorno») che - come in un normale leasing - dovrà corrispondere un canone per la durata del contratto e, al termine del rapporto, potrà riacquistare l’albergo pagando un prezzo di riscatto.

 La trattativa per la cessione dell’immobile di Gargnano sarebbe in fase avanzata. Le risorse raccolte attraverso il finanziamento di Cdp, andrebbero a finanziare il terzo resort in corso di realizzazione in Toscana, ma anche le opere di restyling dell’albergo di Gargnano. 

Sul Lago di Garda il gruppo ha deciso di investire qualcosa come 13,5 milioni di euro, di cui 6,5 milioni appena realizzati (approfittando della chiusura forzata per la pandemia) e 7 milioni di investimenti che saranno realizzati il prossimo anno. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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