Il ministro Poletti a Brescia, con fuori programma... in metrò
Un fuori programma per il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, invitato a Brescia dal Partito Democratico per partecipare ad un convegno sulla cooperazione. Doveva essere solo una visita alla metropolitana cittadina, prima di recarsi al termovalorizzatore e in A2A in macchina, ma alla fine ha deciso di percorrere una parte del tragitto in metrò.
Nel giorno in cui non si parla d’altro che del reddito minimo di cittadinanza, disegno di legge delega approvato dal Governo la settimana scorsa e che dal 2017 dovrebbe garantire ad un milione di poveri 320 euro al mese, il ministro ha dedicato un intero pomeriggio a Brescia, considerata «luogo esemplare di questa nostra Italia».
«Vogliamo costruire un'infrastruttura per fare politiche di inserimento sociale. I soldi che mettiamo arrivano dalla tasse e che noi ridistribuiamo; i cittadini pagano per sostenere altri cittadini in difficoltà». Così ha ribadito Poletti che durante la visita bresciana ha presentato il piano di inclusione sociale al quale sta lavorando il Governo. «Vogliamo proporre uno strumento universale e permanente perché fino ad oggi c'erano tante piccole azioni, ma non esisteva un fondo organico per il sostegno alle povertà».
La giornata in città è cominciata con un incontro avuto in Broletto con il prefetto Valerio Valenti e il presidente della Provincia, Pierluigi Mottinelli, prima di rendere omaggio alla stele dei caduti di Piazza della Loggia. Tra i temi trattati anche quello dei migranti e della richiesta del prefetto di fondi ad hoc per la gestione dei profughi.
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