Il miglior caffè del Brasile ha un «aroma» bresciano

L’Olimpo dei produttori di chicchi d’Arabica apre le sue porte alla Cbi Agropecuaria, società che fa capo alla famiglia Spada di Brescia, che quest’anno ha vinto il premio Ernesto Illy, prestigioso evento internazionale dedicato al riconoscimento della qualità del caffè di produzione sudamericana.
Per la prima volta in 26 anni non è un gruppo brasiliano a vincere. Una sorpresa inaspettata perché il Brasile è da sempre il leader mondiale nella produzione di chicchi di alta qualità arabica.
Alla Cbi Agropecuaria quindi l’onore di rappresentare il Brasile alla seconda edizione dell’International Coffee Award, a New York, al quale parteciperanno 27 rappresentanti dei migliori produttori provenienti da 9 Paesi.
L’azienda italo-brasiliana è stata fondata nel 1971 dall’ambasciatore Antonio Benedetto Spada acquistando 6.200 ettari di terreno nella regione Minas Gerais. Nel 2012 poi il nipote di Antonio si è trasferito direttamente in Brasile dove insieme al fratello Ruggero guida la società con successo nonostante gli iniziali problemi di integrazione nel mondo brasiliano.
La società bresciana coltiva 150 ettari d’area, totalmente irrigati grazie a tre laghi artificiali creati da Spada senior, e produce dai 4.500 ai 6.000 sacchi all’anno di caffè.
55 ettari di terreno già coltivati, altri 60 da coltivare per un totale di 210 ettari di filari in programma per la fine di dicembre: questi gli ultimi successi e progetti degli Spada che si uniscono al desiderio di creare un quarto lago permettendo cosi il raggiungimento di 500 ettari in otto anni.
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