Economia

Il gran parlare di alberi e i 330 milioni Ue bruciati

Gianni Bonfadini
Nell'ambito del Pnrr e all'interno della transizioni verde la parabola sei semi piantati in Italia
Germogli nella terra - Foto unsplash.com
Germogli nella terra - Foto unsplash.com
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«In un’ideale ed eventuale storia della cialtroneria italiana, un giorno probabilmente non si potrà non citare la storia dell’Europa che con il Pnrr pagò l’Italia perché piantasse circa 2 milioni di alberi nelle sue città ed ebbe in cambio due milioni di semi. Al prezzo di 330 milioni di euro».

Riprendo paro paro l'attacco di Salvatore Merlo che su Il Foglio dei giorni scorsi raccontava questa storia scalcinata e drammatica, sconfortante. Brevemente i fatti. Nell’ambito del Pnrr e all’interno del progetto per la transizione verde, l’Europa stanzia per l’Italia 330 milioni di euro affinché in 3 anni (2022-2024) pianti 6,6 milioni di alberi. Accade invece che, anziché alberi, qualcuno pianti dei semi in attesa che le piante crescano. Sembra una barzelletta, ma non lo è. La Corte dei Conti si accorge della cosa e a suo modo commenta forse divertita, forse sarcastica, pur’essa certamente sconfortata e mette in dubbio «l’effettiva equivalenza tra coltivazioni di semi e piantumazione di alberi già adulti». E quindi in sintesi: l’Europa ci dà 50 euro per ogni albero piantato, noi diciamo di sì, che la cosa ci interessa. I primi alberi vanno piantati nel 2022 (l’anno scorso), non ne abbiamo piantati praticamente nessuno e speriamo che qualcuno ci dia 50 euro per ogni seme piantato. Ma si può vivere così?

Stiamo parlando di metter giù delle piante, non di alta tecnologia. Certamente i Comuni devono trovare dove piantare 'ste piante, bisognerà decidere quali tipi di piante siano le più adatte, non so che altro possa servire per piantare alberi se non avere le piante (dico piante, non semi) e, forse, non saprei dire onestamente se abbiamo vivai per fornire sei e passa milioni di piante in tre anni (ma abbiamo detto sì, che le avremmo piantate, immagino e spero ci si sarà informati). Ripeto: parlo di alberi, non di semi e neppure di arbusti. Dico alberi e non semisterpaglie come quelle a bordo Brebemi spacciate a suo tempo per piante. Alberi- alberi-alberi.

PS. Alla luce di quanto sin qui emerso, fanno sorridere le polemiche molto cittadine su quanti alberi si sono effettivamente piantati e quanti avrebbero dovuto essere piantati dall'amministrazione uscente. Qui, almeno, un po’ si sono piantati. Ed ha ragione il collega Carini: piantiamola (con le polemiche) e piantiamoli (questi alberi). Vale per Brescia e vale moltiplicato per diecimila per la Nazione.

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