Economia

Il futuro vegano del centro Margherita d'Este

Almeno, questa è l'intenzione della proprietà del centro di San Polo, che ha scelto di investire su attività legate al benessere
Il centro Margherita d'Este
Il centro Margherita d'Este
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Il futuro del Margherita d'Este di San Polo è vegan. Il centro commerciale di via Giorgione - 16mila metri quadri e trent’anni di anzianità -, dopo il declino degli ultimi quindici anni, si prepara a un restyling radicale.

«Non sarà più un centro commerciale, ma un centro di attività focalizzato sul tema del benessere» - ha precisato Vincenzo Uliano, cofondatore (insieme a Alberto Balatroni) e amministratore di WM&C Italia, la società di marketing e comunicazione a cui la proprietaria Idea Fimit, dopo la manutenzione di tre anni fa, ha affidato il piano di rilancio della struttura.

«In particolare - ha aggiunto Uliano - stiamo puntando a quella fetta della popolazione, circa 30mila tra Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona, che ha abbracciato la filosofia del veganesimo ed è ancora sprovvista di un punto di riferimento».

Così è nata la collaborazione tra il Margherita d'Este e l'associazione AssoVegan. Il 60% dei locali disponibili, una cinquantina in tutto, potrebbero essere presto affittati se le trattativa già in corso dovessero andare a buon fine. Pur senza eccessive restrizioni, comunque, il concept degli esercizi dovrà ispirarsi alla salute e al benessere.

L'idea è di destinare il piano terra agli eventi, il primo agli esercizi commerciali e l'ultimo ad attività come yoga e palestra.

Il budget, pari a circa un milione di euro, è già a disposizione. Ma prima la volontà è quella di conoscere i principali operatori per meglio rispondere alle loro esigenze.

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