Economia

Il Covid non ha stravolto le chiusure estive nelle aziende

Molte fabbriche bresciane fermeranno la produzione durante le due settimane centrali d’agosto, smentendo chi pronosticava un'attività continuata
Il forno di un'acciaieria - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il forno di un'acciaieria - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il coronavirus non ha stravolto il calendario delle chiusure estive: come nel 2019, molte fabbriche bresciane fermeranno la produzione durante le due settimane centrali d’agosto. Non solo, quest’anno alcune aziende aggiungeranno a questi canonici quindici giorni di ferie una settimana di cassa integrazione, l’ultima delle diciotto messe a disposizione dal Governo con la causale «Covid-19».

Il nostro tessuto manifatturiero, insomma, si fermerà mediamente tre settimane (come si può verificare dall'elenco), smentendo chi, durante il lockdown, pronosticava una ripresa delle attività senza alcuna sosta estiva. In alcuni stabilimenti, la produzione è tornata ai livelli pre-emergenza ed è senz’altro un bel segnale per tutto l’indotto.

All’orizzonte però restano molte nubi, che inevitabilmente condizioneranno il rientro di settembre. Le stesse imprese e i sindacati sono in allerta: dai mercati nazionali ed esteri giungono costantemente avvisaglie (pochi ordini) di un autunno difficile; nel frattempo, le aziende attendono che l’Esecutivo mantenga la promessa di un altro pacchetto di ammortizzatori sociali. Due incognite determinati per definire il business plan della seconda parte dell’anno. Per il momento meglio godersi il comunque meritato riposo.

 

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