Economia

Il braccio di ferro tra soci mette a rischio il futuro di Agricar

I due rami della famiglia cui fa capo Agricar sono in disaccordo sul modo in cui ripianare i debiti. E tra i 170 lavoratori c'è preoccupazione
La concessionaria Agricar Diesel - Foto © www.giornaledibrescia.it
La concessionaria Agricar Diesel - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il futuro delle concessionarie Agricar Diesel non è attualmente condizionato dall’andamento del mercato dell’auto, bensì dall’esito del braccio di ferro tra i due soci di riferimento: la Project Immobiliare da un lato (con il 44,02% del capitale sociale) e la Mariarosa di Mistri Gaspare e C. dall’altro (55,98%).

In sostanza, solo se il conflitto sorto tra i due rami della famiglia Cremonesi, a cui fa capo Agricar Diesel, raggiungerà una tregua e quindi condurrà le parti a un progetto condiviso entro fine anno, il gruppo bresciano eviterà un destino infausto. 

L'obiettivo è trovare un nuovo socio per ripianare i debiti, pari a 21 milioni, ma tre le due parti c'è disaccordo. E la battaglia rischia di finire nel peggiore dei modi, vanificando gli sforzi fatti con il concordato per rimettere in sesto i conti della società, mentre cresce la preoccupazione tra i 170 dipendenti

 

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