Il «bio-vigneto» del giovane Lazzari è da premio

È un vignaiolo custode delle antiche varietà, con lo sguardo puntato alla sostenibilità. Davide Lazzari, dell'Azienda agricola Lazzari di Capriano del Colle nonché delegato Coldiretti Giovani Impresa Brescia.
Il giovane vignaiolo è tra i premiati all’11ma edizione del Premio Innovazione di Coldiretti Giovani Impresa che lo ha visto trionfare nella categoria «sostenibilità» per il suo bio - vigneto. I riconoscimenti che premiano lo spirito innovativo di chi lavora in agricoltura, e in particolare delle giovani generazioni, sono stati consegnati durante una cerimonia a Palazzo Reale a Milano, cui ha partecipato una delegazione bresciana, in rappresentanza del corposo numero di progettualità di casa nostra, dieci nel complesso, presentate al premio.
Davide Lazzari ha ereditato dalla famiglia il legame con il territorio e una volta entrato in azienda ha voluto rendere sempre più sostenibile la produzione, con specifiche tecniche agronomiche e recuperando le antiche varietà locali dimenticate o in via di estinzione.
Il premio ha riconosciuto a Lazzari il valore nel recupero dei vitigni locali sconosciuti e quasi estinti e il lavoro sull'abbattimento degli impatti in vigna. «Siamo la generazione con le maggiori responsabilità. Dobbiamo riuscire a mantenere il patrimonio di biodiversità che è la base della distintività del nostro Made in Italy», ha detto Lazzari. Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Brescia e Lombardia ha rimarcato: «Sono progetti che nascono grazie all'estro delle nuove generazioni di agricoltori e testimoniano la loro inventiva e capacità di adeguarsi alle esigenze dei consumatori e del mercato».
Dieci, come ricordato, le storie di successo e di innovazione bresciane, compresa quella di Lazzari, presentate al premio. Oltre, appunto a quella del vignaiolo di Capriano del Colle, c'erano i progetti di Elena Francinelli di Gavardo che in montagna opera per il mantenimento del territorio e la valorizzazione dell'ecosistema locale, Laura Marchesini di Bedizzole che con il fratello e i genitori ha realizzato il QrCode dei suini, Andrea Boffelli di Gottolengo con il suo latte biologico, Vittoria Urgani e il marito Mauro Lazzaroni che a Rovato producono l'antica varietà di cipolla Borettana in versione bio. L'Azienda agricola Filippini Giuseppe di Mazzano con il suo fornitissimo spaccio, Marta Gheza, imprenditrice di Esine che alleva capre e produce latte e formaggi, Giancarlo Picco di Dello che fa ascoltare alle vacche da carne musica classica, Erika Benedetti con la sua azienda agricola "La Carpinella" di Carpenedolo, in cui alleva una razza particolare di maiale, chiamato Mangalica e l'azienda agricola La regina del bosco di Travagliato che produce, con l'allevamento di lumache, cosmetici del benessere.
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