Economia

Il 12% delle pmi bresciane sono in mano agli over 70

L’indagine dell’associazione punta i riflettori sul tema del passaggio generazionale
Apindustria: da sinistra  Maria Garbelli, Douglas Sivieri e Paolo Vismara - © www.giornaledibrescia.it
Apindustria: da sinistra Maria Garbelli, Douglas Sivieri e Paolo Vismara - © www.giornaledibrescia.it
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A Brescia il 12% dei dirigenti d'azienda ha almeno 70 anni. Il dato emerge da uno studio di Apindustria, convinta che «il passaggio generazionale sia un momento delicato e strategico per lo sviluppo futuro di ogni impresa», e che vada «sostenuto da chi ha l'esperienza necessaria». Pena? La perdita di competitività del nostro sistema produttivo.

L'indagine ha analizzato l'età anagrafica dei manager di 44.256 pmi bresciane, il 9% «micro», il 46% piccole, e il 45% medie, tutte con meno di 50 dipendenti. Il totale delle cariche ascrivibile a un «capo» con almeno 70 anni raggiunge oggi quota 5.070. «Un numero consistente, ma decisamente inferiore a quello rilevato dall’analisi sulle cariche doppie, vale a dire amministratore e contemporaneamente socio o simili - ha spiegato il responsabile del Centro studi Apindustria, Maria Garbelli - ambito in cui i "super" esperti sono addirittura 10.751, uno su quattro. Più in generale il dato evidenzia la presenza di settantenni a occupare 8.755 ruoli di vertice».

A preoccupare Apindustria non è tanto la situazione attuale quanto quella che potrebbe crearsi nel giro di una manciata di anni, visto che - come ricordato dal presidente dei Giovani imprenditori Paolo Vismara - «il passaggio generazionale non è una fase eludibile ed è sempre molto importante per l'avvenire delle società». «Ad appesantire il quadro c'è anche una presenza consistente di manager che hanno raggiunto la fascia d'età 60-69 anni - fa notare il vicepresidente vicario Marco Mariotti -. In questo caso i numeri non riguardano il bresciano nel suo complesso ma i soli associati di Apindustria, un numero comunque rappresentativo. Su un totale di 500 aziende infatti la presenza di amministratori over 70 è del 35%, mentre quella di over 60 (60-69) arriva al 37%. Complessivamente oltre il 70%».

Il passaggio generazionale può essere traumatico o indolore. Il progetto di Apindustria ha sia l'obiettivo di fotografare la realtà bresciana, sia di proporre servizi di sostegno per la gestione del passaggio alle aziende associate. La fase di progetto quantitativa, costituita dall'indagine numerica, si completa quindi con la fase qualitativa, finalizzata a individuare le strategie di impresa e gli eventuali servizi di cui ha bisogno chi intende affrontare un passamano complesso, legato a problemi di carattere fiscale, legale, gestionale, e anche psicologico o emotivo.

Resta il fatto che l'età media avanzata della classe dirigente aziendale è allo stesso tempo uno svantaggio e un vantaggio. Uno svantaggio perché frenerebbe il cambio di passo nell'avvento delle nuove tecnologie. Un vantaggio per l'avvedutezza nella valutazione delle situazioni.

 

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