Economia

I nuovi netturbini: lavoro richiesto anche dalle donne

Il nuovo bando di Garda Uno per l’assunzione di 20 operatori ecologici è una cartina tornasole di come è cambiato il mondo del lavoro
Garda Uno, sempre più donne si candidano per un lavoro
Garda Uno, sempre più donne si candidano per un lavoro
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Mantenere il decoro urbano, pulire strade e parchi, raccogliere e smaltire i rifiuti fino a qualche anno fa era un lavoro prettamente maschile. Li chiamavamo netturbini o più semplicemente spazzini: oggi sono diventati operatori ecologici ed in alcuni casi hanno un volto femminile.

Il nuovo bando di Garda Uno per l’assunzione di 20 operatori ecologici è una cartina tornasole di come è cambiato il mondo del lavoro: delle 121 domande arrivate alla multiutility che opera nel Benaco e nella Bassa Bresciana il 46% è stato presentato da una donna. La scommessa della multiutility di ampliare l’organico ed inserire sempre più personale femminile ha funzionato.

È vero, un aiuto in questo senso arriva dalla tecnologia: gli automezzi utilizzati per la raccolta hanno reso il lavoro meno faticoso rispetto al passato. Ma il fatto che spesso pure i laureati e i diplomati scelgano di raccogliere i rifiuti per strade e vicoli dei centri storici testimonia anche che ai giovani non manca la volontà di lavorare, e accettano mansioni non corrispondenti alle proprie competenze e aspirazioni.

Work-life balance

Garda Uno spiega che è anche merito delle politiche di conciliazione famiglia-lavoro attuate dalla multiutility. «Mai come quest’anno ci sono arrivate tante domande. E così tante, in proporzione, da parte di personale femminile - spiega il direttore del servizio igiene urbana di Garda Uno, Massimo Pedercini -. Sicuramente le assunzioni derivano da un certo ricambio generazionale che ha intrapreso Garda Uno, ma va anche detto che i servizi si sono moltiplicati perché è cresciuto il numero dei Comuni che si sono affidati a noi per la raccolta differenziata e il servizio di igiene urbana». Dello e Offlaga sono tra gli ultimi Comuni che hanno scelto di affidare il servizio alla multiutility del Benaco e della Bassa bresciana.

«Come tutte le multiutility, anche Garda Uno ha bisogno di persone che gestiscano non solo la raccolta differenziata dei rifiuti, ma l’intero servizio di igiene urbana», interviene ancora Pedercini. Il bando ha funzionato: delle 121 persone che hanno fatto domanda, il 60% è risulta idonea a entrare in graduatoria.

Nel 2024 Garda Uno prevede di assumere 20 degli oltre 70 operatori ecologici che sono entrati in graduatoria. I primi in graduatoria hanno tutti la patente «C (quella per guidare i camion), ma tra gli idonei dotati di patente «B» le valutazioni più alte sono quelle delle donne. «È la conferma che Garda Uno è percepita come una società per cui c’è interesse a lavorare -. Inoltre, la volontà di fornire sempre più "pari opportunità lavorative" tra uomini e donne è uno dei punti programmatici contenuti nell’ultimo bilancio di sostenibilità».

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