Economia

Gruppo L’Alco verso la cassa integrazione straordinaria

Undici le filiali tra Brescia, Bergamo, Cremona, Pavia e Lodi ritenute improduttive
Un supermercato del gruppo L'Alco - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un supermercato del gruppo L'Alco - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Procede l’iter intrapreso dal gruppo L’Alco per la ristrutturazione della propria rete di vendita. L’incontro svoltosi tra i delegati delle segreterie regionali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uitucs-Uil e i rappresentanti della Spa (cui sono riconducibili oltre 40 punti vendita Despar, Eurospar, Interspar e Cash&Carry nei territori di Brescia, Bergamo, Cremona, Pavia e Lodi) è stato propedeutico alla presentazione del programma di applicazione degli ammortizzatori sociali, come previsto dal piano per il rilancio industriale del triennio.

Come riferisce una nota congiunta delle organizzazioni sindacali, l’azienda ha proposto l’attivazione della cassa integrazione straordinaria, a fronte dell’incertezza sui tempi di vendita/chiusura delle 11 filiali ritenute improduttive o non attinenti al piano di rilancio, specificando che essa verrà sospesa a favore del contratto di solidarietà non appena definito il perimetro aziendale. L’immediata applicazione del cds è stata prospettata invece per tutte le filiali delle società Gestione Centri Commerciali e L’Alco Grandi Magazzini (con eccezione del Cash di Varedo che potrebbe avere manifestazioni d’interesse importanti).

I sindacati rimarcano la necessità di avere già una visione d’insieme di come sarà rimodulato il perimetro delle filiali e ribadiscono quale priorità il mantenimento degli attuali livelli occupazionali; chiedono poi che venga affrontato il tema degli arretrati salariali derivanti dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Inoltre, nella valutazione dei necessari ammortizzatori sociali ed in considerazione delle difficoltà  economiche dell’azienda, Filcams, Fisascat e Uitucs esprimono «perplessità» sull’applicazione della cigs e del cds nelle singole filiali, richiedendo il coinvolgimento delle rsa/rsu o dei sindacati territoriali per monitorare il rispetto degli accordi. Da segnalare che L’Alco si è dichiarata disponibile a valutare «l’attivazione di procedure di licenziamento collettivo su base volontaria», volte a favorire occasioni occupazionali.

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