Economia

La Greiner celebra 75 anni di storia: festa con lo sguardo al futuro

Egidio Bonomi
La società è presieduta da Roberto Lena. Le celebrazioni con tutti i novanta dipendenti
La festa a Lumezzane © www.giornaledibrescia.it
La festa a Lumezzane © www.giornaledibrescia.it
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Settantacinque anni di vita produttiva: li ha festeggiati la Greiner Spa, con due giorni di porte aperte negli stabilimenti di San Sebastiano e Cogozzo. La società è in capo alla famiglia di Roberto Lena - che ha rilevato le quote del fratello Emilio - con i figli Carlo, Alessandro ed Enrico. La compagine societaria ha visto l’entrata di due nuovi soci di minoranza: la Platesca Plasticos Tecnologica, storico cliente spagnolo, e la Hfb, holding del Gruppo Bonomi Eugenio.

La storia

La Greiner ha radici oltre i 75 anni, fondata dall’imprenditore, Guido Bossini, nel 1949, il quale aveva utilizzato come ragione sociale il cognome della madre, maestra di origine austriaca. L’azienda però navigava in acque incerte e nel 1953 venne rilevata da Plinio Lena, tecnico collaudatore della marina militare, di origine veneta, operativo a Lumezzane. L’attività, dedicata alla produzione bellica, si svolgeva nell’officina di S. Sebastiano che fu della Caproni, la ben nota società costruttrice di aerei, così come lo è tuttora, per quanto debitamente ampliata nel corso dei decenni. Plinio si dedica alla fabbricazione di saracinesche idriche fuse in bronzo. Negli anni Ottanta entrano in azienda i figli Roberto, ingegnere, ed Emilio che passano al ben più producente stampaggio in ottone degli articoli. Ora è avvenuto anche il terzo passaggio generazionale con Carlo, Alessandro ed Enrico, figli di Roberto. Greiner è leader nel settore delle valvole e accessori per gas e acqua e controlla anche la francese Geteor che fattura per 2,8 milioni, mentre la controllante ne fattura 25,5, con 2,8 di ebitda ed un utile netto di 524mila euro. Occupa 90 dipendenti - il 32% donne - dei quali l’età media è di 45,9 anni.

La festa

Nei due giorni di festeggiamenti sono stati coinvolti i dipendenti in attività, ovviamente, con le loro famiglie, quelli che ora sono pensionati, gli agenti, molti amici che, nella serata finale, si sono ritrovati in 250 nello stabilimento di Cogozzo, tutti attorno ai tavoli imbanditi in un capiente capannone per le leccornie dello chef lumezzanese Alberto Riboldi, titolare del Castello Malvezzi, ed i vini di altro lumezzanese, il sommelier Giuseppe Turrina.

È stata pure l’occasione per premiare i dipendenti anziani in un’atmosfera festosa, pur emozionante, compresa la mostra fotografica, a dir poco coinvolgente, dilatata negli lunghi anni d’attività della Greiner. L’ing. Roberto, nel suo intervento, ha voluto lasciare un messaggio molto pertinente là dove ha sollecitato i figli ed i sei nipoti a tenere presente che «l’azienda ha un ruolo sociale importante e deve essere attenta e disponibile ai bisogni del territorio». Un concetto che stigmatizza, ancora una volta, che le aziende sono un bene comune, per quanto privato. Agli ospiti anche il volume con la storia dell’azienda, per l’agile penna del giornalista Massimo Tedeschi. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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