Economia

Gli gnocchi del Pastaio saranno prodotti anche in America

Ad Allenwood aprirà il nuovo stabilimento grazie al supporto dello Stato della Pennsylvania: «Stati Uniti mercato strategico»
Al centro il ceo de Il Pastaio, Pierluigi Colombi, con il governatore dem Josh Shapiro
Al centro il ceo de Il Pastaio, Pierluigi Colombi, con il governatore dem Josh Shapiro
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Il Pastaio aprirà uno stabilimento anche in Nord America, nello stato della Pennsylvania. L’ha annunciato niente po’ po’ di meno che il governatore democratico Josh Shapiro (tra i papabili candidati alla vicepresidenza degli Stati Uniti se Kamala Harris avesse vinto la sfida con Donald Trump) in una conferenza stampa convocata venerdì ad Allenwood, nella contea di Union, nei pressi appunto dell’area in cui sorgerà il nuovo stabilimento della realtà bresciana, la sede legale è a Berlingo, controllata dal fondo a stelle e strisce Riverside Company.

Per il suo insediamento in Pennsylvania, Il Pastaio ha ricevuto un finanziamento dal Department of Community and economic development (Dced), che include una sovvenzione 111mila dollari per formare i lavoratori e fino a 72.200 dollari in crediti d’imposta tramite il «Manufacturing tax credit program». Il nuovo sito della società bresciana, per di più, sorgerà all’interno della «Great stream commons», un’area industriale che gode della «Keystone opportunity zone», in altre parole: di significativi risparmi fiscali nel tempo.

Il progetto

«Siamo entusiasti di annunciare l’apertura del nostro nuovo stabilimento ad Allenwood, in Pennsylvania - ammette il Ceo de Il Pastaio, Pierluigi Colombi -: è un passo strategico che segna una tappa fondamentale nel nostro percorso di crescita. Come azienda leader nella produzione di gnocchi, il nostro obiettivo è rafforzare il legame con il mercato nordamericano, creando una sinergia che ci permetta di soddisfare al meglio la crescente domanda di prodotti italiani di alta qualità».

Il nuovo sito in Pennsylvania si estenderà su una superficie di oltre 6.600 metri quadrati e impiegherà inizialmente 75 dipendenti. Il progetto della società bresciana prevede l’avvio negli States di 5 linee di produzione per gnocchi (sia tradizionali che ripieni, di cui 2 gluten-free e con la possibilità di produrre anche gnocchi biologici) per soddisfare le esigenze del mercato statunitense, garantendo ai consumatori locali la massima qualità e freschezza.

«L’investimento in questo nuovo impianto - riconosce Colombi -, reso possibile grazie al supporto significativo da parte dello Stato della Pennsylvania, non solo ci consente di aumentare la nostra capacità produttiva, ma rappresenta anche un’opportunità per entrare più profondamente nel cuore del mercato statunitense. Vogliamo contribuire allo sviluppo economico locale, creando nuovi posti di lavoro e facendo conoscere la tradizione italiana degli gnocchi a un pubblico sempre più ampio di consumatori».

Un progetto industriale che ben si accoppia, a quanto pare, con la politica economica del governatore Josh Shapiro. «Voglio che la Pennsylvania competa e vinca su scala globale - ha detto in conferenza stampa il democratico -. Avere un’azienda italiana come Il Pastaio che riconosce che la Pennsylvania è il posto migliore in cui fare affari dimostra che stiamo ottenendo risultati concreti. Questo progetto inietterà più di 12,5 milioni di dollari nell'economia locale e creerà almeno 74 nuovi posti di lavoro a tempo pieno. Questo investimento - chiosa - evidenzia la capacità del Commonwealth di attrarre leader globali nel settore manifatturiero, creare posti di lavoro ben pagati e supportare le nostre comunità locali».

La rete

Il Pastaio opera sia per la private label sia con i propri prodotti a marchio «Patarò» e «Canuti Tradizione Italiana» (quest’ultimo brand è stato acquisito a fine 2022 con l’omonima azienda di Rimini).

Con 4 stabilimenti in Italia, di cui uno interamente dedicato alla produzione gluten-free, e una capacità produttiva annua di 100.000 tonnellate di gnocchi e pasta (il volume d’affari a fine 2024 ammonta a 90 milioni di euro), l’azienda bresciana conta una forza lavoro di oltre 300 addetti e una struttura in continua espansione.

Tant’è che lo scorso ottobre sono state avviate a Maclodio tre nuove linee produttive (5mila mq, 30 dipendenti), di cui una dedicata ai gnocchi surgelati. «Siamo convinti che il progetto in Pennsylvania sia un’importante opportunità per costruire una solida rete di collaborazione tra Italia e Stati Uniti - chiude Colombi -, valorizzando la qualità dei nostri gnocchi e portando un pezzo di Italia sulle tavole degli americani».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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