Gli scampoli di prestigiose sartorie venduti online: è la moda di Eva re-source

Quanti rotoli di tessuto avete? «Tanti, anzi tutti quelli che il mercato dell’alta moda ritiene superati». Per quali stagioni? «Tutte». Quanto costano? «Il giusto». Dove vendete? «Nel mondo, anche se tutto è incominciato a Darfo Boario nel 1950 quando nostra mamma Erminia e sua sorella aprirono un piccolo commercio che si chiamava “Casa dello scampolo”, nome d’altri tempi (oggi lo chiamerebbero «Leftover»), frutto ancora dell’economia di guerra quando il “su misura” nell’abbigliamento era un lusso e sarti o sarte (o le mamme in casa) ancora confezionavano gli abiti». Da quel progetto è nato Eva re-source, commercio online di tessuti.

Quarta di quattro sorelle, Enrica Evangelisti parla per tutte, e precisa «parlo io ma è come se parlassero Alessandra, Mara e Caterina: la nostra è una famiglia e il business è di famiglia».

Di cosa si tratta: di un grande negozio online (e non solo) specializzato nella vendita di tessuti di moda fuori ... moda («deadstock») a prezzi iper competitivi, tessuti realizzati per le più prestigiose sartorie italiane e francesi. Ma non solo.

Innovazione

Basta infatti fare una «googlata» per comprendere come la tradizione sia stata scavalcata dall’innovazione: uso consolidato dei social media con presenze su Pinterest, Linkedin e Facebook; un sito veloce, coerente ed accessibile con qualità delle immagini altissima che consente di presentarsi ai mercati di tutte le latitudini, destinato al mondo b2b (business to business, transazioni tra imprese), ma anche al b2c (business to consumer), ovvero le mini sartorie di cui ormai tutte le città sono zeppe, dopo che gli stranieri hanno per primi ripescato l’arte del taglio e cucito che ora anche molti bresciani hanno fatto loro.

A Darfo da sette decenni giungono tessuti che per i grandi marchi risulterebbero residui, ma che Eva re-source - il cui obiettivo è anche quello di diventare una community - riporta ad una seconda vita «prodotti - spiega Enrica - che rileviamo, che rappresentano il 90% del fatturato. In un’azienda che prima aveva mia zia e mia mamma al timone ed oggi noi sorelle. Durante il Covid, nel 2020, ci siamo inventate questo progetto e poi l’abbiamo messo a terra. Eva re-source conta su oltre 5.500 metri di magazzini con trenta dipendenti a disposizione del mercato: che sono i giovani designers, scuole di taglio e cucito, mamme o donne appassionate di sartoria, accademie in cui si insegnano il taglio e il cucito».

Enrica aggiunge: «Con il Covid si era fermato tutto, ma non le idee e da una di queste è nata Eva re-source che, attraverso la piattaforma online, vende scampoli dei principali marchi del mondo della moda, oltre a collaborare con istituti come Secoli, Marangoni, Esmod», sottolineando «che non sono le quantità a fare la differenza tra i nostri clienti, tra i quali ci sono anche studenti. Vendiamo tagli di stoffa fino a un massimo di sei metri».

Moda sostenibile

Il progetto è dedicato a designer e creativi alla ricerca di tessuti e materie prime di qualità, che si ispirano al concetto di moda sostenibile.

A Darfo i contatti sono principalmente online, ma c’è anche chi si affaccia personalmente ai magazzini, integrando l’e commerce che permette di arrivare ovunque.

L’economia circolare in Eva re-source si effettua portando al massimo il riutilizzo di tessuti invenduti, cercando di educare il cliente ad acquisti mirati che riducono gli sprechi «… nostra mamma e nostra zia ci hanno sempre insegnato i valori della conservazione anche di ciò - conclude Enrica Evangelisti - che apparentemente potrebbe non esser più usato e dell’attenzione a ciò che ci circonda».