Economia

Gli imballaggi sostenibili di New Box Line, che punta sul green

L’azienda di Roncadelle progetta e crea i bauletti per clienti come Beretta, con le sue armi, e Flos, con le lampade
Alla guida di New Box. Da sinistra Davide Frugoni con Stefano Favalli
Alla guida di New Box. Da sinistra Davide Frugoni con Stefano Favalli
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Anche Amazon si è convertita. Nei mesi scorsi ha annunciato che non utilizzerà più plastica in Italia per l’imballaggio degli articoli venduti e spediti attraverso la propria logistica. Molto prima del colosso Usa era stata Fabbrica d’Armi Beretta ad imprime un’accelerazione nella svolta green negli imballaggi per le proprie armi e accessori, sostituendo le più tradizionali «valigette» con eleganti e resistenti scatole a bauletto di cartone - dotate di divisorie interne per ospitare arma e accessori - totalmente eco-sostenibili.

È questo il core business di New Box Line, la piccola azienda di Roncadelle diretta da Stefano Favalli e che vede alla guida del cda il commercialista bresciano Davide Frugoni.

L’azienda si sta via via specializzando in imballaggi progettati e ralizzati in modo tale da ridurre l’impatto ambientale e l’impronta ecologica, ma senza perdere di vista una delle sue mission principali: proteggere il contenuto fino al cliente finale. «Siamo da sempre fornitori di Fabbrica d’Armi e negli anni siamo stati coinvolti in progetti molto delicati - dichiara Favalli -. In questo momento stiamo progettando gli imballaggi per alcuni dei nuovi modelli di armi Beretta. Ma tra i nostri clienti annoveriamo anche marchi del calibro di Bossini Rubinetterie, ma anche Calze Sanpellegrino, Flos».

La storia della New Box Line di Roncadelle parte da molto lontano. Affonda le radici nel glorioso Scatolificio Albini, realtà artigianale che ha sempre puntato sull’eccellenza nella creazione di contenitori di cartone. Nel 1989 la famiglia Albini cede l’attività all’all’ora direttore dello stabilimento, Pietro Favalli, affiancato dal socio di capitale Davide Fugoni. L’azienda si partrimonializza, nel 2003 trova una nuova sede e contestualmente avvia un ambizioso piano investimenti per il rinnovo del parco macchine.

Oggi la società occupa 13 dipendenti, con un fatturato vicino ai 3 milioni di euro, ed è in grado di lavorare formati fino a 2,50 metri di altezza per 7 metri di lunghezza: imballi di grandissime dimensioni con cartoni pesanti, in tripla onda, per spedizioni via mare. «Il nostro punto di forza è la progettazione, offriamo soluzioni per l’imballo in cartone ondulato che possono sostituire comodamente qualsiasi altro prodotto - spiega Favalli -. Offriamo ai clienti soluzioni che possono occupare meno spazio, che sono riciclabili, ma soprattutto efficaci nell’impiego».

Il futuro? «È tutto da costruire - dichiara il presidente Frugoni -. Il business è in forte crescita, ma non escludiamo partnership importanti con gli operatori di filiera o con i nostri clienti».

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