Economia

Futuro cinese per Iveco: i sindacati chiedono incontro urgente

«È incredibile che il governo non ci convochi immediatamente, visto che si tratta di un'azienda strategica»
Lavoratori Iveco - © www.giornaledibrescia.it
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Le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri hanno chiesto a Cnh Industrial un incontro urgente in videoconferenza sul futuro di Iveco, dopo la conferma delle trattative con Faw Jieifang per cedere autobus e camion, oltre a una quota di Fpt. Lo hanno ottenuto per le 16 di oggi.

I sindacati avevano inviato all'azienda una lettera alla luce delle implicazioni che la vendita «potrebbe avere su stabilimenti e occupazione». «Incredibile che il governo non convochi immediatamente Cnh Industrial e sindacati, visto che si tratta di un'azienda strategica da un punto di vista produttivo e occupazionale per il Paese in un settore chiave come quello della mobilita», commenta Michele De Palma, responsabile Auto della Fiom.

«Non si può essere spettatori. Iveco è nel Dna dell'industria del Paese e nello stabilimento di Brescia è partito il processo di elettrificazione. In una fase di transizione, serve confronto sul futuro. I lavoratori italiani di Cnh Industrial hanno già pagato un prezzo, se ci fosse un'attenzione strategica del governo le notizie si saprebbero per tempo e non a sorpresa», aggiunge. «La notizia della cessione di Iveco - osserva Ferdinando Uliano, responsabile Auto della Fim - ci preoccupa perché potrebbe avere degli impatti sugli assetti societari. Cnh in Italia ha una serie di intrecci fra stabilimenti e realtà produttive, ci potrebbero essere ripercussioni sul piano occupazionale. Per questo abbiamo subito chiesto un incontro per mettere in campo azioni per tutelare un patrimonio industriale e occupazionale».

 

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