Economia

Formazione continua: la chiave di volta per la ripresa Brescia

Presentato il nuovo catalogo Isfor. Loretta Forelli: «Obiettivo aiutare le aziende in questa fase di transizione economica»
Si arricchisce l’offerta dell’ente Isfor
Si arricchisce l’offerta dell’ente Isfor
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La formazione continua è la leva strategica per il mondo delle imprese e per il territorio. Fondamentale per colmare il mismatch, tuttora sussistente tra domanda ed offerta di lavoro (soprattutto per determinate professioni ad alto profilo tecnologico) e per imprimere quell’abbrivio che consenta di fare, finalmente, il salto di qualità per molte realtà aziendali. Formazione, cultura e innovazione sono le tre parole chiave per le imprese, che si trovano a dover governare scenari di mercato profondamente mutati.

Il nuovo catalogo 2021/2022 di Isfor, ente di formazione di Confindustria Brescia, risponde all’esigenza di riorganizzare l’assetto dell’impresa, sia in funzione dei quadri apicali che la dirigono, sia per aggiornare le competenze di tutti gli operatori e tecnici. Il nuovo pacchetto di percorsi formativi, presentato nella sede di via Pietro Nenni, è stato pensato - ha spiegato Loretta Forelli, presidente di Fondazione Aib - per supportare le aziende in un periodo di transizione economica e sociale come quello attuale: «Oggi più che mai la formazione rappresenta un’opportunità e una grande responsabilità. Abbiamo il dovere di stare al passo coi tempi, aggiornarci e fare in modo che lo facciano anche tutti i nostri collaboratori». «Il catalogo Isfor sottolinea Laura Galliera, responsabile Education e Capitale umano Confindustria - interpreta pienamente la nostra visione e i bisogni formativi delle aziende del territorio».

Sempre più ricco il bouquet delle proposte - illustrato dal direttore di Fondazione Aib, Cinzia Pollio -, sia qualitativamente sia quantitativamente. Rafforzato il panel delle collaborazioni istituzionali, tra cui la rinnovata convenzione con l’Ordine dei commercialisti di Brescia, rappresentato dal presidente Michele de Tavonatti: «È importante - ha detto - uscire dallo stereotipo del commercialista fiscalista e contabile. La nostra professione ha competenze molto più ampie, siamo in primis consulenti d’impresa». Invariate le aree formative - che spaziano da governance a tecnologie informatiche, da marketing a compliance, sicurezza, risorse umane -, ma, accanto ad alcuni temi ormai consolidati (quali amministrazione, finanza, internazionalizzazione, produzione) sono implementate voci ritenute decisive in prospettiva futura.

Si punta su sostenibilità e ambiente, che, come nota l’esperto e docente Alberto Boem, chiama le aziende a «fare la loro parte» con le valutazioni d’impatto e la rendicontazione non finanziaria, in linea con i goal dell’Agenda 2030. Sinergie col Csmt. Abbiamo poi una serie di programmi, organizzati in collaborazione con il Csmt, con cui viene avviata quest’anno una nuova partnership, dedicati ad etica e innovazione in azienda e, per venire incontro alle esigenze del tessuto imprenditoriale del territorio, itinerari nell’ambito del family business. Non mancano i percorsi, di stretta attualità, sulla cybersecurity e per la formazione del Dpo, il Data drotection officer. Di alto livello, come tradizione, lo staff dei docenti: professionisti, accademici, economisti ed esperti d’impresa.

Si comincia lunedì 13 settembre (per info e iscrizioni tel. 030/2284532; email a.maffina@isforbrescia.it; www.isforbrescia.it) sia in presenza, sia in modalità online. Diverse le opportunità di finanziamento tramite bandi regionali, sostegni camerali ed il contributo di Confindustria Brescia.

 

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