Economia

Fondi Pnrr, il centrosinistra: «La Regione va monitorata»

La richiesta di Del Bono, Vizzardi e Cominelli: «La Giunta trasmetta una relazione semestrale»
Da sinistra: Miriam Cominelli, Emilio Del Bono e Massimo Vizzardi - © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra: Miriam Cominelli, Emilio Del Bono e Massimo Vizzardi - © www.giornaledibrescia.it
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«La crescita e lo sviluppo del nostro territorio passano inevitabilmente dal monitoraggio e dall’utilizzo delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza». Utilizza queste parole il vicepresidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono per presentare la risoluzione - riguardante appunto proposte e contributi per l’impiego dei fondi europei - che è stata licenziata due giorni fa dall’apposita commissione speciale e verrà discussa in aula nel corso della prossima settimana.

Al 19 ottobre la Lombardia ha ricevuto 14,4 miliardi di euro dal Pnrr, integrati dai circa 721 milioni del Piano nazionale per gli investimenti complementari. La Regione, stando ai dati della stessa Commissione speciale Pnrr, ha utilizzato però solo 2,9 miliardi, investendo unicamente sulla salute (1,8 miliardi) e trascurando invece le altre missioni previste dal Pnrr: 600 milioni per la transizione ecologia, 300 per l’inclusione, 100 per digitalizzazione, cultura e turismo, 500mila euro per la mobilità sostenibile e nemmeno un euro per l’istruzione e la ricerca.

La richiesta

«Secondo i dati della Commissione europea, la crescita italiana senza i fondi del Pnrr nel 2023 sarebbe dello 0,2% - continua Del Bono -. In Lombardia la situazione è sostanzialmente identica e dunque non siamo più il motore trainante del Paese. Ecco perché i soldi in arrivo dall’Europa devono essere utilizzati in maniera sensata. Vogliamo impegnare la Giunta a trasmettere semestralmente una relazione che riguardi l’avanzamento dei progetti».

Un’iniziativa che va al di là di maggioranza e minoranza. Una spinta verso l’utilizzo più consapevole dei contribuiti (più di un miliardo a Brescia), utili per ridurre il gap con le altre nazioni europee. «Il monitoraggio e l’attenzione ai territori sono fondamentali - precisa il consigliere regionale di Azione Massimo Vizzardi -. Gli industriali e le associazioni hanno il nostro stesso obiettivo: progredire sui temi della digitalizzazione, della formazione e dei piani energetici. La Regione però non è in grado di parlare con le comunità e cala dall’alto misure senza consultare le amministrazioni locali».

Importante per la realizzazione della risoluzione è stato l’impegno del Partito Democratico, un’azione «che ha messo nero su bianco i punti cardine del Pnrr, con il quale l’Europa ha fatto un grande investimento sull’Italia ed è quindi obbligatorio mettere al sicuro le opere e le misure che sono già state predisposte da comuni e province», sottolinea la consigliera Miriam Cominelli del Pd.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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