«Flow», a Brescia il magazine per iPad

Per quanto nuovi, hanno già radicato qualche abitudine: roteandoli, in orizzontale o in verticale, i tablet restituiscono il medesimo contenuto, solo adattato alla differente dimensione della «pagina». A meno che non si stia sfogliando «Flow», il magazine gratuito per iPad ideato un anno fa dalle bresciane Michela Di Stefano - lei, Adobe Guru con il suo Studio 361° (insegna cioè ai professionisti a destreggiarsi con sapienza con il pacchetto Adobe) si occupa della parte progettuale - e Flavia Cristofolini, dottoressa in lingue e in psicologia, responsabile dei contenuti.
A loro, si aggiungono i collaboratori che propongono articoli, servizi in esclusiva, interviste. Tra le tante innovazioni introdotte da Flow - a cadenza (virtuale) trimestrale -, l'utilizzo del doppio orientamento quale mezzo per offrire doppio contenuto. La pagina visualizzata in verticale, infatti, non è la medesima che compare ruotando l'apparecchio in orizzontale: «In orizzontale inseriamo per esempio approfondimenti - rivelano le due responsabili -, o comunque altri contenuti che integrino e completino quanto presentato in verticale».
Si diceva dei contenuti. A tal proposito, la rivista è suddivisa in sezioni tematiche che si pongono come trait d'union fra la tecnologia e la psicologia positiva, disciplina che mira a potenziare gli stati di benessere. «Flow» non è tuttavia un periodico scientifico: si parla di arte, creatività, riflessione su di sé e sul mondo, ricerca del benessere globale dell'individuo. Tutto trattato in modo discorsivo - è possibile passare con un solo «touch» dall'italiano all'inglese - arricchito da immagini accattivanti, slide show, link immediatamente cliccabili e video. Elementi utilissimi anche per la pubblicità, costantemente aggiornata perché collegabile al sito internet della propria attività.
Pubblicata per la prima volta a gennaio 2012, «Flow» si è aggiudicata piazzamenti tra il 10° e il 17° posto nelle app gratuite di App Store. Margine - e voglia - di crescita ce n'è. «Per ora - illustrano Michela e Flavia - ogni numero è un'app singola da scaricare da App Store». Prossimo obiettivo, «inserirci nell'edicola digitale Apple; ciò ci consentirebbe di rendere il mag scaricabile anche da iPhone e di avvisare gli utenti a ogni nuova uscita». Il che ha un costo. E di rendere la rivista a pagamento non se ne parla. Quindi se qualcuno volesse dare una mano sarebbe il benvenuto. «Del resto stiamo parlando del futuro, la diffusione di iPad è destinata a crescere vertiginosamente. E Flow è già un modello: strutturato senza codice - spiega Michela, la «tecnica» - può essere assunto a "calco" per la creazione di cataloghi, riviste o libri». Per iniziare a mettere... le dita tra le maglie di Flow, c'è la pagina Facebook www.facebook.com/Flow.italy.
Raffaella Mora
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato