Flos chiude il bilancio con un utile netto da record
Matrimonio d’interesse o love story tra Investindustrial e Flos? Una cosa è certa, il rapporto tra il fondo di private equity (che possiede l’80% della società) e il gruppo ancora oggi guidato da Piero Gandini non è mai stato così... proficuo.
Il marchio icona del settore dell’illuminazione residenziale e architetturale ha chiuso il bilancio 2016 con un utile netto da record: 24,4 milioni di euro, dopo ammortamenti e svalutazioni per un importo di 8,1 milioni e dopo aver pagato 6,7 milioni di imposte.
La crescita. Nel 2014, quando il fondo di Bonomi rilevò circa l’80% della Flos, Gandini ci spiegò: «Una operazione per sostenere il processo di crescita e l’espansione globale, per cogliere le grandi opportunità del mercato».
In questo filone rientrano le operazioni di acquisizione del 100% dell’americana Lukas Lighting, produttore di lampade personalizzate e la Ares di Bernareggio; strategia continuata nel 2017 con l’acquisizione della società Kkdc France, azienda di distribuzione nel mercato francese della coreana Kkdc, specializzata nella produzione di led lineari di alta gamma per l’architettura; mentre nel gennaio 2017 è stato perfezionato l’acquisto di un altro 10% della Light Contract portando così al 70% la partecipazione. Il futuro di Flos? Per Gandini sarà sempre più legato ai sistemi complessi, nei quali Internet delle cose avrà ruolo centrale.
Ma arte, emozione, cuore, non avranno un ruolo secondario; il lato emotivo sarà sempre centrale. Ed in questo senso nel 2016 la società ha investito quasi 8 milioni, di cui oltre 2 per ricerca e sviluppo di nuovi prodotti; la quota stanziata nel 2017 è vicina ai 9 milioni.
I numeri del gruppo. I ricavi consolidati del gruppo sono stati pari a 206,8 milioni con un incremento sul 2015 del 15,8%. La quota estera del fatturato è superiore all’81%. Nel dettaglio l’Italia vale il 18,4%; il resto d’Europa il 45,6%; fuori dal continente europeo viene venduto il 30,6% dei prodotti. Nel 2016 il risultato operativo lordo è pari a 52,7 milioni, corrispondente al 25,2% dei ricavi; il Risultato operativo è di 44,6 milioni (il 21,3% dei ricavi); la posizione finanziaria netta di gruppo è ottima e negativa per 137mila euro.
Nel 2017, si legge sulla relazione della gestione firmata dal presidente Vitaliano Borromeo Arese, proseguirà la strategia di crescita anche attraverso acquisizioni mirate e l’ampliamento delle produzioni esistenti attraverso nuove famiglie di prodotti.
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