Finanziaria di Valle Camonica, nel 2024 utile record da 12,7 milioni

Gestione attenta del rischio e diversificazione geografica degli investimenti per cogliere appieno le opportunità generate dall’energia rinnovabile, settore strategico per il futuro del nostro Paese. Questo il mantra che guida il cammino di Finanziaria di Valle Camonica ed i cui punti fermi di riferimento restano innovazione tecnologica, sostenibilità, ancoraggio al territorio di appartenenza e sguardo rivolto ad uno sviluppo nazionale.
In un quadro fortemente sfidante, caratterizzato da un contesto macroeconomico e geopolitico di incertezza e volatilità, la holding di partecipazioni chiude il 2024 con il miglior utile netto consolidato di sempre: 12,7 milioni, in crescita del 57% rispetto agli 8,1 milioni del 2023. Un risultato riconducibile da una parte al positivo andamento della gestione caratteristica (ovvero la movimentazione delle partecipazioni), dall’altro dai risultati della quotata Inbre spa (società specializzata nella produzione di rinnovabili la cui quota detenuta al 31-12-2024 è pari al 52,077%), che ha registrato un buon incremento della produzione grazie all’entrata in esercizio degli impianti sul fiume Arno.
La holding
Nata nel 1983 per iniziativa di un gruppo di imprenditori e professionisti camuni, Finanziaria di Valle Camonica ha avviato negli anni una serie di investimenti in svariati settori: dall’energia rinnovabile, all’immobiliare; dalla finanza all’industria, fino al microcredito. Nel cda, presieduto da Battista Albertani, siedono i vicepresidenti Riccardo Parolini e Pierpaolo Camadini; i consiglieri Michele Bonetti, Chiara Brichetti, Cinzia Farisè, Marco Mattei, Ilenia Monchieri, Giuseppe Pasini, Alberto Rizzi (consigliere delegato), Giovannimaria Seccamani Mazzoli, Alessandro Serioli, Egidio Tempini. Alla guida del collegio sindacale c’è Alessandro Masetti Zannini.
Il conto economico
Nel 2024 il gruppo ha conseguito ricavi consolidati per 28,2 milioni, in crescita dell’11% rispetto ai 25,3 milioni; il margine operativo lordo è pari a 19,6 milioni, con una incidenza sui ricavi netti del 69%; gli ammortamenti e accantonamenti totali sono pari a 10,1 milioni, in crescita del 4%; mentre i proventi ed oneri finanziari hanno un saldo positivo di 3,1 milioni derivante dalla plusvalenza per la cessione parziale di titoli Intesa Sanpaolo, pari a 7,7 milioni. Migliora la posizione finanziaria netta che passa da 119,6 milioni a 106,6 milioni, grazie ad una politica di contenimento del debito ed al miglioramento dei flussi di cassa. Sale il dividendo che passa da 0,18 euro a 0,19 euro per azione.
Le liberalità
«Il bilancio conferma la volontà della società di essere un attore responsabile nel sistema economico e finanziario dei territori in cui opera - spiega il presidente Battista Albertani -. Siamo orgogliosi di condividere i nostri progressi; il nostro ruolo non si esaurisce nella gestione efficiente degli asset, ma implica una responsabilità più ampia verso l’ambiente, le persone, la società».
Vanno in questa direzioni iniziative quali il bando «Giovani Talenti, acceleratore di business» che mette a disposizione risorse per 1,5 milioni su nuovi progetti imprenditoriali.
«Quest’anno Finanziaria di Valle Camonica ha approvato il suo secondo bilancio di sostenibilità - conclude il consigliere delegato Alberto Rizzi -. Un report che esprime e certifica la nostra vicinanza e le ricadute nei territori d’origine e di competenza. Nel 2024 il gruppo ha proseguito l’attività di sostegno ad enti e realtà che promuovono l’educazione, la formazione, l’assistenza sociale e sanitaria con l’erogazione di liberalità per un importo complessivo di 148mila euro».
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