Economia

Fimast, in 3.500 alla fiera del meccano-tessile

Bilancio positivo per la fiera tornata dopo 4 anni di stop obbligato. Si punta a darle cadenza biennale anziché triennale
Il meccanotessile è tra le eccellenze bresciane © www.giornaledibrescia.it
Il meccanotessile è tra le eccellenze bresciane © www.giornaledibrescia.it
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Si è conclusa ieri la quinta edizione di Fimast, la fiera internazionale del meccano tessile. Tornata a Brescia, nel padiglione del Brixia Forum, dopo 4 anni di assenza obbligata, poiché orfana di una location adeguata al format espositivo, ha trovato comunque il consenso di numerose aziende ed operatori che nei quattro giorni di apertura hanno animato il quartiere fieristico.

«Avevamo previsto un'edizione impegnativa per riavvicinare i nostri espositori che, per 4 anni, hanno rinunciato all'unica fiera in Italia che si occupa del comparto calze e filati - dichiara Gianpaolo Natali, presidente Fimast - ed in effetti le importanti energie messe in campo non sono state disattese. Aziende e buyers che apprezzano il modello della fiera di nicchia, piccole le dimensioni, ma grande la qualità nelle proposte degli espositori di cui il 70% è rappresentato da produttori di macchinari per le produzione di calze e il restante 30% di filati» conclude Natali.

Oltre 3.500 gli operatori provenienti da tutto il territorio nazionale e da Turchia, Germania, Austria, Spagna, Slovenia, Israele, Taiwan e Cina. Gli esteri hanno segnato un incremento del 25% rispetto all'ultima edizione. Le stesse aziende, considerata l'importanza commerciale e strategica di Fimast, chiedono agli organizzatori che la fiera venga messa a calendario ogni due anni anziché tre. La richiesta è al vaglio, con la speranza di poter contare nel 2020 sulla presenza sicura del padiglione espositivo della Fiera di Brescia.

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