Economia

Export di cervelli, record nel 2017: 5mila i bresciani distaccati

Secondo i dati forniti dall'Inps, il numero è triplicato in cinque anni. La crescita più interessante in Svizzera e Francia
Sono 45mila i bresciani che vivono all'estero - © www.giornaledibrescia.it
Sono 45mila i bresciani che vivono all'estero - © www.giornaledibrescia.it
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Potremmo definirla l’altra faccia della medaglia dell’export bresciano. Ovvero la capacità di portare all’estero elevate professionalità e competenze al seguito delle nostre commesse.

Sono quasi cinquemila (per l’esattezza 4.758) gli ingegneri, gli informatici, i manager e gli operai specializzati della nostra provincia che nel 2017 sono stati «distaccati» da aziende bresciane all’estero per seguire commesse o svolgere incarichi specifici; numero triplicato rispetto ai 1.604 lavoratori registrati nel 2013.

I dati sono stati snocciolati dal direttore provinciale dell’Inps di Brescia, Mauro Saviano, nel corso del convegno organizzato dai Consulenti del Lavoro di Brescia che aveva l’obiettivo di fare il punto sulla mobilità internazionale dei lavoratori alla luce delle nuove norme europee. «Negli ultimi 5 anni abbiamo verificato una convergenza tra il calo della cassa integrazione e l’aumento della manodopera intellettuale della provincia distaccata verso nazioni europee - dichiara Saviano -. Tutti i Paesi sono coinvolti, ma la crescita più interessante si registra in Svizzera, Francia, Germania e Austria, aree ad alta complessità ed elevata industrializzazione. Si tratta di Paesi che hanno fame di intelligenze e professionalità. Insomma Brescia esporta qualità nel lavoro, manodopera altamente specializzata. L’incremento si registra in tutte province d’Italia, ma a Brescia è più marcato, segno che qui ci sono grandi talenti».

L’incremento maggiore nei cinque anni è stato registrato dalla Svizzera dove i lavoratori «distaccati» sono passati dai 548 ai 1190; in Francia l’esplosione c’è stata dal 2016 al 2017 con il passaggio da 676 a 1.160 lavoratori. Nella classifica c’è anche la Germania, primo nostro partner commerciale, l’Austria, il Belgio, ma anche la Spagna. Non mancano i fenomeni elusivi.

L’Inps di Brescia nel 2017 ha effettuato 180 disconoscimenti di rapporti di lavoro (finti distacchi), posizioni giuridiche create «ad hoc» per ottenere prestazioni assistenziali. Come pure ci sono lavoratori stranieri fintamente distaccati in Italia per eludere il fisco. Il convegno dei Consulenti è stato introdotto dal presidente Gialuigi Moretti, accanto a lui c’erano Emilia Serpelloni, presidente Ancl Brescia, l’ex presidente dei Consulenti Alberto Pelizzari e Carlo Colopi, ad interim capo Ispettorato del lavoro di Brescia.

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