Economia

Ex Freccia Rossa, le associazioni: «No a un nuovo centro commerciale»

Confcommercio Brescia e Confesercenti della Lombardia Orientale: «L’area necessita di una funzione capace di incidere positivamente sulla qualità urbana e sulla vita della città»
Il centro commerciale Freccia Rossa - © www.giornaledibrescia.it
Il centro commerciale Freccia Rossa - © www.giornaledibrescia.it
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Confcommercio Brescia e Confesercenti della Lombardia Orientale intervengono con una posizione comune sul futuro dell’area dell’ex Frecciarossa, dopo le notizie relative al contenzioso legato alla licenza commerciale. Le due associazioni respingono con fermezza l’ipotesi di una riattivazione commerciale della struttura.

«È inimmaginabile pensare a un nuovo centro commerciale», affermano congiuntamente. Per le rappresentanze del commercio bresciano, riportare nell’area una grande superficie di vendita sarebbe non solo impraticabile, ma anche contrario all’interesse della città e delle imprese locali. Secondo Confcommercio e Confesercenti, il comparto sta attraversando una fase delicata: aumentare ulteriormente l’offerta di grandi poli significherebbe sottrarre flussi ai negozi dei quartieri e del centro storico, indebolendo un sistema già fragile.

Rigenerazione urbana

Le associazioni chiedono quindi una visione diversa per l’ex Freccia Rossa, orientata alla rigenerazione urbana e non alla creazione di nuove polarità commerciali. «L’area necessita di una funzione capace di incidere positivamente sulla qualità urbana e sulla vita della città – sottolineano – e non della riproposizione di logiche commerciali che hanno già dimostrato di essere poco sostenibili».

Oltre a escludere un nuovo centro commerciale, Confcommercio e Confesercenti mettono in guardia anche da grandi poli di intrattenimento o somministrazione: secondo le due associazioni, rischierebbero di generare dinamiche analoghe, con impatti simili sulla rete commerciale cittadina. «Il tema fondamentale resta questo: non servono nuove polarità, ma una visione che generi valore urbano e sociale».

Le posizioni dei presidenti

Carlo Massoletti, presidente di Confcommercio Brescia, ricorda i precedenti: «I negozi nei centri storici sono in difficoltà e le chiusure sono numerose. Non è accettabile pensare di riaprire un polo commerciale come l’ex Frecciarossa, che ha già fallito una volta causando danni profondi al tessuto imprenditoriale locale e portando alla chiusura molte attività che rendevano viva Brescia».

Sulla stessa linea Barbara Quaresmini, presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale: «L’esperienza degli ultimi anni ci dice che nuove grandi strutture di vendita portano più problemi che opportunità. Brescia ha bisogno di progettualità che valorizzino la città, non di poli che sottraggono vitalità al commercio esistente. L’ex Frecciarossa merita un futuro di qualità, non una replica di modelli superati».

L’appello alle istituzioni

Confcommercio Brescia e Confesercenti Lombardia Orientale invitano infine le istituzioni a orientare con chiarezza la progettazione del futuro dell’area, escludendo in modo netto ogni ipotesi di grande polo commerciale e puntando su una destinazione d’uso capace di generare qualità urbana, vivibilità e nuove opportunità per le imprese bresciane.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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