Economia

Europa e investimenti sostenibili per la competitività delle imprese

Saccone: «A Bruxelles serve essere presenti». Tinagli: «Bene l’Italia nell’attuazione del Pnrr»
SOSTENIBILITA', MOTORE DI SVILUPPO
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Se la sostenibilità è la stella polare che deve guidare le imprese, l’Europa e gli investimenti privati sono timone e vele necessari per orientarsi verso tale direzione.

«La sostenibilità e il principale driver di competitivà per il futuro - sottolinea il presidente della Camera di Commercio Roberto Saccone nel corso dell’incontro promosso dal Giornale di Brescia in collaborazione con Cassa Padana -. Nel Bresciano però ci sono ancora aziende, soprattutto di piccole dimensioni, che ancora faticano a capire l’importanza della questione». Ma oltre a un problema culturale ne esiste uno strettamente economico: per la transizione ecologica servono risorse.

«L’Europa ha strutturato una linea d’azione nel medio-lungo termine che mette sul piatto tanti strumenti a supporto degli Stati membri - afferma l’eurodeputata e presidente della Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo Irene Tinagli -. Incentiva fortemente gli investimenti green, basti pensare al vincolo del 37% previsto nel Next Generation Eu, ma c’è bisogno anche di un grande sforzo economico da parte dei privati».

Dossier

Non è perciò un caso che la Camera di Commercio bresciana guardi proprio a Bruxelles per accelerare nella transizione verde, «transizione che rappresenta una grande possibilità di accrescere la competitività» rimarca il consulente di Cassa Padana Sergio Simonini.

L’ente camerale, a detta del presidente Saccone, «vuole impegnarsi per avvicinare di più le imprese all’Europa, andando là dove i dossier nascono. Ciò è fondamentale per poter portare avanti le nostre posizioni, i nostri interessi, e non conoscere gli interventi a giochi fatti». Perché dalla tassonomia ai green bond - «entro fine anno sarà pronto lo standar comune» annuncia Tinagli -, dal programma InvestEu alla trasparenza di imprese e istituzioni finanziare in tema di sostenbilità è proprio a Bruxelles che le soluzioni prendono forma.

«Con il Pnrr l’Italia sta facendo bene, unico Paese insieme alla Spagna ad aver già ricevuto il semaforo verde per la seconda tranche - rimarca l’eurodeputata, al tavolo dei relatori insieme ad Anna Doro (ceo di Advisory srl), Andrea Venturelli (presidente di Gbs), Laura Rocca (Università di Brescia) e Sandra Bassi (Cassa Padana) -. Rivolgo un appello al Governo che verrà affinché faccia il possibile per realizzare al meglio il piano».

Cassa Padana

Europa e investimenti chiave quindi per la competitività, che passa però attraverso impegni economici concreti. «In questo sistema una banca, anche una del territorio come la nostra, riveste un ruolo di primo piano - spiega Simonini di Cassa Padana -, perché oltre alla tradizionale attività dovrà fornire ai suoi clienti, imprese e imprenditori con i quali interloquisce direttamente, anche consulenza, affiancandosi a partner di valore come noi abbiamo fatto con Advisory».

Il cammino verso la transizione ecologica è lungo e, come sul tema delle rinnovabili o in ambito sociale e di governance, c’è ancora molta strada da fare. In Europa lo sanno bene e Brescia non deve perdere il treno perché, come rimarcato da Saccone, «la sostenibilità conviene».

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